Anche Microsoft, Dell e AT&T tra le realtà americane chiamate all’appello da Washington al fine di collaborare allo sviluppo di una tecnologia per il 5G che possa consentire agli Stati Uniti di beneficiare fin da subito delle innovazioni legate ai network mobile di nuova generazione nonostante il ban di Huawei. L’intento è quello di lavorare insieme a uno standard condiviso da sviluppatori, operatori e gestori delle reti.
Il 5G degli Stati Uniti contro Huawei
Un’iniziativa ambiziosa, ma al tempo stesso una prospettiva non priva di ostacoli, anzitutto a livello tecnico e burocratico. Bisognerà poi tener conto delle priorità di ognuno degli attori coinvolti, anche dal punto di vista del ritorno economico. Queste le parole di Larry Kudlow, consulente economico della Casa Bianca, che nel suo intervento sulle pagine del Wall Street Journal fa un riferimento diretto a player del mercato non statunitensi come le europee Nokia ed Ericsson, anch’esse impegnate nella progettazione e commercializzazione delle componenti destinate alle reti 5G.
Il concetto generale è arrivare ad avere tutte le architetture e infrastrutture 5G statunitensi realizzate da società americane. Questo potrebbe includere Nokia ed Ericsson poiché hanno una significativa presenza negli USA.
Il progetto, seppur ancora nella sua fase preliminare, potrebbe essere finanziato e supportato direttamente dagli Stati Uniti. Tra i principali sostenitori anche Donald Trump.
Per certi versi si andrebbe replicando un modello già applicato alle realtà hi-tech della Cina, spinte anche a livello di investimenti da Pechino, con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti: il colosso asiatico è divenuto in un tempo relativamente breve anche un gigante del mondo online e tecnologico. Ricordiamo infine che Huawei, nonostante i paletti imposti oltreoceano, al momento è il leader nella fornitura di infrastrutture per la connettività.