Le connessioni 5G arrivano ad un nuovo ed ulteriore record sotto l’egida di TIM, Ericsson e Qualcomm. Non si tratta più soltanto di una dimostrazione muscolare rispetto a quanto il 5G sia in grado di fare, ma è un passo avanti ulteriore nel tipo di performance conseguibili e di ambiti entro cui il 5G può rivelarsi fondamentale.
5G, nuovo record
Il record è stato registrato a Roma ed equivale a 5 Gigabit/secondo in downlink con picchi a 5,2 Gigabit/secondo. Il risultato è stato raggiunto grazie alla funzionalità di “Dual Connectivity” che combina le frequenze a 3.7 GHz e ad onde millimetriche (26 GHz), sfruttando 800 MHz di ampiezza di banda sulla frequenza a 26 GHz.
Così plaude al nuovo successo conseguito Stefano Siragusa, Deputy del Direttore Generale e Chief Network, Operations & Wholesale Officer di TIM:
Con questo nuovo primato europeo, che fa leva sugli elementi più innovativi della tecnologia 5G – dalle onde millimetriche all’architettura 5G Stand Alone – ci confermiamo l’operatore di riferimento nell’evoluzione delle reti e dei servizi per la Gigabit Society. Il risultato ottenuto ci permette di accelerare nello sviluppo di soluzioni 5G end-to-end, abilitando offerte ad elevato valore aggiunto per i nostri clienti, dalla Cloud Transformation alle Reti Private 5G per lo Smart Manufacturing, fino alla piena digitalizzazione di tutte le imprese e le pubbliche amministrazioni del Paese
Un successo che mette in bacheca anche Ericsson, brand al centro dello sviluppo dell’infrastruttura di rete, che vede così alzarsi di livello le ambizioni proprie degli investimenti fin qui riversati in ottica 5G:
La collaborazione con TIM e Qualcomm ci ha permesso di superare la soglia dei 5 Gbps di velocità di connessione su rete mobile, dimostrando ancora una volta che il 5G è una delle tecnologie chiave per la trasformazione digitale del Paese. L’importante primato è stato raggiunto grazie e due importanti innovazioni implementate da Ericsson: l’architettura 5G Core Standalone unita alla funzionalità radio “Dual Connectivity”. Questo permette di combinare in modo ottimale le frequenze mid-band (3.7 GHz) e millimetriche (26GHz) moltiplicando la capacità della connessione 5G. Un importante passo avanti nell’evoluzione verso reti 5G rispondenti alle esigenze di velocità, bassa latenza e sicurezza richieste da consumatori, industrie e pubblica amministrazione.
Emanuele Iannetti, Presidente e Amministratore delegato di Ericsson in Italia