Molti artisti guardano con preoccupazione all’intelligenza artificiale generativa, temendo che possa sostituire il loro lavoro o la loro creatività. Tuttavia, se utilizzata in modo appropriato, l’AI generativa può offrire anche opportunità e vantaggi agli artisti stessi.
Ad esempio, i programmi di AI generativa possono essere impiegati per realizzare rapidamente bozzetti e prototipi di opere d’arte, consentendo all’artista di visualizzare e valutare diverse opzioni compositive prima di dedicarsi alla realizzazione vera e propria. Oppure possono suggerire combinazioni cromatiche, prospettive e soluzioni creative a cui l’artista non avrebbe pensato.
Inoltre, analizzando grandi quantità di opere d’arte, i sistemi di intelligenza artificiale possono individuare pattern e relazioni che gli esseri umani non colgono, fornendo spunti utili agli artisti.
I vantaggi dell’AI generativa per gli artisti
L’AI generativa, se usata con cognizione, senza sostituirsi al processo creativo umano, può rivelarsi uno strumento prezioso per potenziare e ampliare le capacità creative degli artisti, e non una minaccia. Sta agli artisti capire come trarne beneficio.
1. Brainstorming
L’intelligenza artificiale generativa può essere un utile strumento di brainstorming per gli artisti quando hanno bisogno di trovare nuove idee e concetti su cui lavorare. Ad esempio, se un fotografo si trova in un momento di blocco creativo e non sa cosa fotografare, può descrivere all’AI il tipo di foto che vuole realizzare, il luogo in cui si trova, la sua esperienza e l’attrezzatura che possiede.
In base a queste informazioni, l’AI può proporre diverse idee creative e spunti progettuali a cui il fotografo non aveva pensato, fornendo nuovi concetti da esplorare con il proprio stile ed estro personale. Questo processo può aiutare l’artista a superare i blocchi creativi, ampliare i propri orizzonti e trovare nuove fonti di ispirazione.
L’intelligenza artificiale fornisce input e spunti, ma sta poi all’artista sviluppare tali idee secondo la propria visione artistica. In questo modo l’AI generativa può essere uno strumento utile per stimolare la creatività dell’artista, non per sostituirsi ad essa.
2. Creare prototipi e bozzetti
L’AI generativa può essere utilizzata dagli artisti per creare rapidamente prototipi e bozzetti delle opere che intendono realizzare. Ad esempio, un pittore può descrivere all’AI il soggetto, lo stile, i colori che ha in mente per un dipinto e l’intelligenza artificiale genererà velocemente uno schizzo o bozzetto che rispecchia quelle indicazioni.
In questo modo l’artista può vedere in anteprima come potrebbe essere l’opera finita e valutare se il concept, la composizione, i colori scelti funzionano prima di dedicare tempo alla realizzazione vera e propria. Se il prototipo generato dall’AI non convince, l’artista può modificare la richiesta e generarne velocemente un altro, in una sorta di brainstorming visivo guidato dall’intelligenza artificiale.
Questo approccio aiuta l’artista a risparmiare tempo, visualizzare opzioni alternative e fare scelte più consapevoli prima di applicare il proprio estro creativo, manualità ed esperienza nella realizzazione finale. L’IA fornisce spunti, l’artista dà loro forma.
3. Impostare la routine
L’intelligenza artificiale può aiutare gli artisti che hanno difficoltà a trovare il tempo per coltivare le loro passioni creative tra gli impegni quotidiani di lavoro, famiglia ecc. Ad esempio, descrivendo all’AI il proprio stile di vita, gli orari di lavoro, gli impegni familiari e il tempo che si desidera dedicare all’arte, l’AI può generare una proposta di routine settimanale personalizzata.
Questa routine suggerisce come ritagliarsi degli spazi quotidiani, anche di breve durata, per dedicarsi alla propria arte, tenendo conto delle specifiche esigenze e disponibilità della persona. Seguire una routine consigliata dall’AI in questo modo può aiutare l’artista a ritagliarsi tempo per la creatività anche quando la vita è piena di impegni, supportandolo nel portare avanti i propri hobby artistici in modo regolare.
Naturalmente sta poi all’artista adattare e modellare la routine proposta dall’AI secondo le proprie preferenze e necessità specifiche.
4. Ottenere consigli
L’intelligenza artificiale generativa può essere usata dagli artisti anche per ottenere suggerimenti e consigli utili per migliorare le proprie tecniche e competenze artistiche. Ad esempio, un pittore può chiedere all’AI consigli su come migliorare la resa della prospettiva, l’uso del chiaroscuro o la composizione in un dipinto.
Oppure un fotografo può chiedere all’AI suggerimenti su come ottenere effetti creativi con l’illuminazione o come editare al meglio le proprie foto. L’intelligenza artificiale può fornire spunti e tecniche che l’artista può sperimentare e integrare nel proprio stile, ampliando le proprie conoscenze ed abilità. Ovviamente è bene abbinare i consigli dell’AI con una ricerca e studio personali, senza affidarsi ciecamente ad essa.
L’IA fornisce input utili, ma sta all’artista interpretarli creativamente secondo la propria sensibilità ed esperienza. In questo modo gli artisti possono servirsi dell’AI generativa per apprendere e crescere, non per sostituire la propria inventiva.
5. Esplorare discipline creative
L’intelligenza artificiale generativa può aiutare gli artisti che desiderano esplorare e sperimentare nuove forme d’arte oltre a quella che praticano abitualmente. Ad esempio, un pittore può chiedere consiglio all’AI su quali altre discipline artistiche potrebbero essere affini ai suoi interessi e capacità, in modo da ampliare i propri orizzonti creativi.
Oppure un musicista può chiedere all’AI suggerimenti su nuovi generi musicali da approfondire per arricchire il proprio stile compositivo. L’intelligenza artificiale può proporre opzioni che l’artista non aveva considerato, fornendo spunti per esplorare nuove forme d’arte complementari a quelle già praticate. È compito dell’artista poi valutare con spirito aperto e curioso quali suggerimenti seguire.
Combinando le proposte dell’AI con le proprie ricerche e interessi, l’artista può trovare stimoli creativi e individuare nuovi percorsi artistici da integrare nel proprio lavoro. In questo modo può crescere come artista a 360°.
6. Post-produzione ed editing
L’AI generativa può supportare gli artisti anche nella fase di post-produzione e editing delle proprie opere. Ad esempio, un fotografo può utilizzare strumenti di editing fotografico basati sull’AI, come le funzioni di Lightroom, per ottimizzare e perfezionare le sue foto in modo più rapido e preciso. L’intelligenza artificiale può aiutarlo con regolazioni automatiche di luci, colori, contrasto, riduzione del rumore, nitidezza ecc.
In questo modo il fotografo risparmia tempo prezioso nella post-produzione, e può dedicarsi ad aspetti più creativi del processo. Naturalmente dovrà poi supervisionare i risultati dell’editing automatico ed eventualmente intervenire manualmente per ottenere l’effetto desiderato. Quindi l’AI viene utilizzata per automatizzare compiti tecnici e ripetitivi, velocizzando il flusso di lavoro, ma la sensibilità artistica e il controllo finale spettano sempre all’artista. È uno strumento di supporto, non un sostituto della creatività umana.
7. Organizzare i progetti creativi
L’intelligenza artificiale può supportare gli artisti nell’organizzazione e gestione dei propri progetti creativi, aiutandoli a mantenere ordine e tracciabilità. Ad esempio, un pittore può utilizzare uno strumento di organizzazione basato sull’AI per catalogare i propri dipinti con tag descrittivi, tenere traccia dello stato di avanzamento di ciascuna opera e dei materiali utilizzati, archiviare foto di riferimento o bozzetti preparatori associandoli al dipinto finale.
In questo modo l’artista può ritrovare facilmente i propri lavori anche a distanza di tempo, ottenere suggerimenti su opere simili da riprendere o finalizzare, monitorare la produttività su diversi progetti. L’intelligenza artificiale si occupa delle attività di catalogazione, tagging, archiviazione, liberando l’artista da compiti organizzativi macchinosi, in modo che possa concentrarsi sulla parte creativa.
Come già detto, rimane centrale il controllo umano nell’organizzazione dei contenuti secondo un sistema personale. Quindi l’AI è solo uno strumento utile per gestire al meglio i progetti creativi, non un sostituto delle scelte organizzative dell’artista.