Roma – Doveva ancora vedere la luce il 709 e già si erano scatenate le polemiche. Eppure, secondo alcuni operatori, la nuova formula di bollettazione e gestione dell’offerta varata dopo l’intervento in materia dell’Autorità garante per le Comunicazioni è un’architettura di interesse tanto per i provider quanto per gli utenti.
L’obiettivo dell’offerta, ribattezzata E@sy Net 709 , è quello di arrivare ad una maggiore trasparenza tanto nei contratti che legano operatori e Telecom Italia quanto e soprattutto nella bollettazione, oggetto in passato di vaste polemiche proprio nel mondo del free-internet.
I problemi segnalati con il 709 da Comeg sono peraltro legati ad una particolare impostazione del servizio e anche per questo ci sono altri operatori che si stanno rapidamente posizionando sul 709 con tariffa a tempo. Le offerte, veicolate direttamente o attraverso business partner, si concentrano sulla modalità di accesso ad internet dial-up su linea analogica e via ISDN. L’accesso avviene da tutta Italia attraverso il numero 709 dell’operatore prescelto.
La pagina dedicata all’offerta sul sito di Telecom Italia spiega nel dettaglio i rapporti che per questa offerta legano l’ex monopolista ai provider. Al provider l’offerta costa 20 lire al minuto “per il trasporto del traffico originato e consegnato nell’ambito dello stesso distretto”. Altri costi per gli ISP comprendono un contributo di implementazione (500.000 lire) e importi mensili per le prestazioni avanzate (100.000 lire per ogni codice 709). Altri costi sono previsti per le opzioni.
All’utente finale non è Telecom Italia ad addebitare le chiamate o a fatturare perché sono compiti in carico del provider che aderisce all’offerta e che “ricarica” sull’utente i costi e i propri margini di guadagno. Per l’utente uno dei vantaggi rispetto al free internet tradizionale è la possibilità di connettersi da tutta Italia alla rete con uno stesso numero.
Uno dei primi operatori a inserire tra i propri servizi anche il nuovo free internet è Active Network che con BeActive propone una connessione che sfrutta naturalmente la TAT, cioè la tariffa a tempo, e che prevede per l’utente finale un prezzo di 100 lire (5,16 centesimi di euro – ce) alla risposta, 30,6 lire al minuto in orario di punta e 17,7 lire al minuto negli altri orari (tariffe Iva esclusa). L’offerta permette connessione dial-up o ISDN (anche multilink ISDN 128).
Ma le scadenze di maggiore interesse per l’utenza italiana sono perlopiù legate ai servizi flat-rate. Come noto, infatti, l’Autorità sta concludendo la propria istruttoria in materia e dovrebbe pervenire ad una determinazione sul futuro della connettività a canone forfetario in Italia entro il prossimo 10 dicembre.