L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che il 730 precompilato (strumento per la Dichiarazione dei Redditi voluta dal Governo Renzi) è attivo e ha dato il semaforo verde al suo invio al Fisco. Non solo: nel giro di poche ore oltre un milione e mezzo di contribuenti vi avrebbe preso visione, approfittando delle ultime ore di isolamento forzato per portarsi avanti con le procedure per la dichiarazione annuale dei redditi.
730 precompilato: via libera agli invii
In poco più di una settimana da quando è stata resa disponibile online, 1,3 milioni di cittadini hanno visualizzato la propria dichiarazione dei redditi precompilata per consultare i dati caricati dalle Entrate, per un totale di quasi 2 milioni di accessi. Dal 5 maggio, giorno in cui l’Agenzia delle Entrate, con il supporto del partner tecnologico Sogei, ha reso disponibili i modelli in modalità consultazione, i più attivi in termini assoluti sono stati i contribuenti della Lombardia, con 315.814 utenti che hanno fatto l’accesso, seguiti dal Lazio (171.571 utenti), dal Piemonte (124.937) e dal Veneto (123.811)
Dalla fine della scorsa settimana è abilitato, oltre alla semplice presa visione, anche l’invio: direttamente da casa propria è possibile accedere alla dichiarazione, integrarla e sottoporla al Fisco. Per accedere al servizio occorre utilizzare le credenziali dell’Agenzia delle Entrate, oppure quelle dell’INPS, oppure ancora SPID o Carta Nazionale dei Servizi. Per il modello Redditi l’invio è attivo dal 19 maggio al 30 novembre 2020.
Tutti coloro i quali intendono fruire di questo servizio possono far fede ad una apposita guida (pdf) contenente tutto quanto necessario per approcciare comodamente al 730 precompilato seguendo tutte le informazioni. Disponibili altresì i numeri 800.90.96.96 (da rete fissa), 06 966.689.07 (da cellulare) e +39 06.966.689.33 (per chi chiama dall’estero) per fruire dell’assistenza tramite un operatore.
Il sito InfoPrecompilata, inoltre, guida passo a passo verso la compilazione, facendo fede al principio cardine del progetto: consentire una semplificazione del pagamento, anche in assenza di intermediari, per qualunque contribuente interessato. Tra le novità del 2020 v’è l’aggiunta di specifiche per le seguenti categorie di professionisti sanitari:
- tecnici sanitari di laboratorio biomedico
- tecnici audiometristi
- tecnici audioprotesisti
- tecnici ortopedici
- dietisti
- tecnici di neurofisiopatologia
- tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare
- igienisti dentali
- fisioterapisti
- logopedisti
- podologi
- ortottisti e assistenti di oftalmologia
- terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
- tecnici della riabilitazione psichiatrica
- terapisti occupazionali
- educatori professionali
- tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
- assistenti sanitari
- biologi.
Si aggiungono inoltre nuove spese tra quelle già considerate nell’edizione antecedente:
- le spese sanitarie e relativi rimborsi
- le spese veterinarie
- gli interessi passivi sui mutui in corso
- i premi assicurativi
- i contributi previdenziali e assistenziali
- i contributi versati per lavoratori domestici
- le spese universitarie e relativi rimborsi
- le spese funebri
- i contributi versati alla previdenza complementare
- i bonifici riguardanti le spese per interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici
- le spese sostenute su parti comuni condominiali, per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di risparmio energetico, di sistemazione a verde degli immobili (bonus verde) e per l’arredo degli immobili ristrutturati
- i contributi versati a enti o casse aventi fine assistenziale
- le spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi
- i contributi detraibili versati alle società di mutuo soccorso
- le erogazioni liberali effettuate alle Onlus, alle associazioni di promozione sociale, alle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e alle fondazioni e associazioni aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, se comunicate in quanto l’invio è facoltativo.
Un servizio sempre più completo, insomma, che si affina anno dopo anno per rispondere all’esidenza di un fisco più “facile”, più accessibile e più vicino al cittadino.