La Spezia – Sono due le persone denunciate all’autorità giudiziaria spezzina con l’accusa di aver truffato circa 67000 utenti informatici italiani per un importo complessivo di almeno 6 milioni di euro.
“L’indagine – spiega la Polizia Postale di La Spezia – è scaturita dalle denunce di 74 cittadini spezzini che hanno subito una serie di truffe perpetrate attraverso numerazioni a valore aggiunto con prefisso 899***. In particolare le parti lese hanno ricevuto fatture telefoniche con importi molto elevati per connessioni Internet abusive ed occulte verso le citate numerazioni”.
Le indagini sono andate avanti per sei mesi, a caccia del meccanismo fraudolento: un software di attacco era installato sui sistemi informatici vulnerabili degli utenti che, come accade con i cosiddetti dialer gonfiabolletta, provocava la connessione abusiva ai servizi a sovrapprezzo.
“Le perquisizioni, effettuate presso una società con sede legale in San Marino e l’abitazione di proprietà di un cittadino di Rimini – spiegano i cybercop spezzini – hanno permesso l’interruzione dell’atto criminoso con il sequestro dei server, nonchè la disattivazione delle linee telefoniche.”