Intuitive Machine ha fornito ulteriori dettagli sulla sfortunata missione IM-2. Come successo per Odyssey, anche il lander Athena si è ribaltato su un lato. La NASA ha però ricevuto alcuni dati dalle sue strumentazioni, mentre Nokia ha completato diversi test con la sua “network-in-a-box” 4G.
Non è stato un fallimento totale
L’obiettivo principale della missione era atterrare in una zona del Polo Sud lunare (Mons Mouton) caratterizzata da terreno frastagliato, crateri profondi e freddo estremo. Le precedenti missioni hanno evitato questa regione perché il Sole è basso all’orizzonte, quindi proietta lunghe ombre che nascondono i pericoli e limita la trasmissione diretta dei dati verso la Terra. Ma è anche la regione dove c’è acqua ghiacciata sotto la superficie, una risorsa utile per l’eventuale permanenza umana.
Athena ha toccato la superficie lunare il 6 marzo, ma l’altimetro laser non ha funzionato. Il lander ha quindi colpito il terreno con eccessiva velocità, ruotando più volte prima di fermarsi all’interno di un piccolo cratere in ombra con temperatura di -173° C. L’errata posizione unita alla regolite sui pamnelli solari ha impedito la ricarica delle batterie e quindi causato la fine della missione.
L’energia non era sufficiente per eseguire gli esperimenti e inviare dati verso la Terra. Intuitive Machine ha deciso di sfruttare le poche ore disponibili (circa 12) per inviare alcune immagini. È stato inoltre esteso il trapano dello strumento PRIME-1 (Polar Resources Ice Mining Experiment 1) e raccolto alcuni dati con lo spettrometro di massa della NASA.
Nokia ha invece attivato il Lunar Surface Communications System (LSCS), un sistema di connettività 4G, ricevendo alcuni dati per circa 25 minuti. Intuitive Machine lancerà altri due lander sulla Luna con le missioni IM-3 (2026) e IM-4 (2027), sperando in risultati migliori.