A casa col cellulare. Ci siamo

A casa col cellulare. Ci siamo

A poche ore di distanza l'una dall'altra Vodafone e Telecom lanciano, anzi rilanciano, le proprie offerte che fanno convergere fisso e mobile in un pacchetto dinamico. Soluzioni diverse, tariffe diverse ma obiettivi identici
A poche ore di distanza l'una dall'altra Vodafone e Telecom lanciano, anzi rilanciano, le proprie offerte che fanno convergere fisso e mobile in un pacchetto dinamico. Soluzioni diverse, tariffe diverse ma obiettivi identici

Milano – Con due annunci diffusi pressoché in contemporanea, Telecom Italia e Vodafone hanno lanciato le proprie offerte fisso-mobile, Unica e Casa Libera . Per il pubblico, i due proclami rappresentano un messaggio a reti unificate da parte della convergenza fisso-mobile, il cui mercato si apre dopo un periodo alquanto tormentato . Per le due aziende sembra invece un vero e proprio duello all’ultimo squillo.

Unica
Unica viene presentata da Telecom Italia come un bouquet di servizi quadruple play , offrendo un servizio di telefonia – sia fissa che mobile – fruibile da un unico apparecchio, un accesso Internet in banda larga e i contenuti di Alice Home TV. Il protagonista principale è il telefono Unico incluso nell’offerta (un Nokia E65 che ha spodestato il Samsung P200 previsto inizialmente ), che a livello indoor (ossia in casa, sotto la copertura di Alice WiFi) svolge il ruolo di cordless, mentre outdoor è un telefono cellulare. Il tutto grazie alla tecnologia che – come spiega Telecom – gli permette, in casa, “di distinguere le chiamate verso rete fissa da quelle verso rete mobile, indirizzandole rispettivamente su Alice WiFi e su rete UMTS”.

Unica promette, attraverso Alice Voce, di effettuare da casa “chiamate illimitate verso tutte le numerazioni fisse di Telecom Italia” e si articola in tre profili, dove la variabile è rappresentata dai minuti disponibili nel pacchetto voce giornaliero per le telefonate da rete mobile verso numerazioni TIM (in Italia) e fisse Telecom Italia. I minuti inclusi nel primo profilo sono 30, a fronte di un canone globale di 78,53 euro al mese; per 108,52 euro mensili i minuti giornalieri salgono a 60, mentre per 138,52 euro al mese diventano 90 minuti. Il canone è globale in quanto comprende i vari servizi, inclusa la rete d’accesso, la connettività flat e l’accesso ad Alice Home TV.Per i primi due profili si deve inoltre aggiungere un contributo una tantum di 90 euro. “I clienti – spiega comunque l’incumbent – riceveranno fatture separate per la componente fissa e mobile”.

Casa Libera
La declinazione di Vodafone della convergenza – che arriverà sul mercato a fine ottobre – si chiama invece Casa Libera , che viene presentata con l’allettante claim “semplice, senza canone e senza costi fissi” e come “l’inizio di un percorso che porterà sul mercato competizione, libertà di scelta e qualità del servizio”.

La competizione con Telecom Italia è evidente fin dalla descrizione del servizio: “Vodafone Casa Libera – spiega l’operatore in una nota – consente di portare il proprio numero di casa sul cellulare e anche di attivarlo su un nuovo telefonino da utilizzare in casa come un cordless”. La dinamica del servizio è semplice: il numero di telefono fisso viene abbinato all’utenza mobile (è possibile abbinare allo stesso numero fisso fino a tre numeri di cellulare). La conseguenza immediata, per l’utente, è la possibilità di utilizzare un solo apparecchio – il suo telefono cellulare – per rispondere sia alle chiamate destinate al suo numero di casa, sia a quelle effettuate verso il numero di cellulare. La tariffa per telefonare da casa, ossia dalla cella di rete mobile che copre la residenza dell’utente (la cosiddetta home zone ), è di 5 centesimi di euro al minuto, cui si aggiungono 15 centesimi di scatto alla risposta, verso tutti i numeri fissi. Tutte le altre chiamate verso i numeri mobili – e quelle effettuate fuori dalla home zone – saranno addebitate come da piano tariffario mobile.

E le tariffe per chi chiama l’utente di Vodafone Casa Libera? “Il costo è sempre quello di una normale chiamata di telefonia fissa” spiega l’operatore, che illustra anche cosa accade a chi riceve queste telefonate: “Tutte le chiamate dirette al numero di casa vengono ricevute direttamente e gratuitamente sul cellulare quando si è in casa”. Al di fuori della home zone , invece, l’utente “sarà avvisato della telefonata da un SMS e potrà scegliere di attivare il servizio di segreteria telefonica”.

Rispetto ad Unica di Telecom Italia, l’offerta si presenta meno articolata, essendo priva delle componenti Internet broad band e TV, ma Vodafone anticipa l’arrivo di ulteriori novità, lasciando intendere che Casa Libera sia il primo livello “di un’ampia gamma di servizi per la clientela residenziale e per le imprese, che Vodafone offrirà utilizzando un vasto portafoglio di tecnologie sia via radio che via rete DSL”.

Perché ora?
Il lancio delle due offerte fa seguito a due benedizioni istituzionali, che hanno di fatto aperto le porte di un nuovo mercato alle due compagnie telefoniche: la prima è stata impartita lo scorso giugno dall’ Authority TLC , mentre la seconda – più recente – viene dall’ Antitrust , che proprio la scorsa settimana ha pubblicato il parere reso all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in merito alle offerte convergenti di tipo fisso-mobile: in esso si legge una considerazione positiva riguardo all’innovatività delle proposte, con l’auspicio che rappresentino un beneficio per i consumatori e tutto avvenga nel rispetto di un regime di mercato concorrenziale.

L’accento viene posto sulla questione della replicabilità dell’offerta UMA da parte degli operatori alternativi, ma anche sulle possibilità per gli altri operatori mobili (ossia Wind e TRE) di proporre un’offerta simile a Casa Libera di Vodafone, in capo alla quale non sono però stati stabiliti obblighi di replicabilità. Un aspetto, quest’ultimo, che dovrà essere mantenuto sotto controllo: “Qualora un operatore alternativo di rete fissa, che non dispone delle frequenze mobili, volesse replicare l’offerta integrata di Vodafone – ancorché motivata dal fatto che Vodafone non è operatore notificato – potrebbe riscontrare delle difficoltà nel negoziare condizioni sostenibili, data l’assenza di obblighi regolamentari in capo a Vodafone”.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
2 ott 2007
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