“Stiamo tenendo d’occhio tutte le opportunità, RIM come molte altre”: il CFO di Lenovo, Wong Wai Ming, è piuttosto vago nella sua dichiarazione rilasciata durante un’ intervista concessa a Bloomberg in quel di Davos, ma tanto basta ai mercati per sognare: lo stesso dirigente cinese ricorda che il mercato dei PC è saturo se non addirittura già in piena stagnazione, e dunque una mossa verso il mobile sarebbe una svolta più che sensata. Ma a quali condizioni?
L’opportunità giusta potrebbe essere costituita da una mossa simile a quella che già assicurò a Lenovo la divisione PC di IBM : se RIM volesse disfarsi della sua divisione hardware, che di fatto è costituita dai Blackberry, per orientarsi su un’offerta di software e servizi, l’azienda cinese potrebbe farsi avanti e rilevare il pacchetto per accelerare la propria rincorsa al mercato degli smartphone e dei cellulari. “Non avremo esitazioni se l’occasione giusta per trarre beneficio per noi e i nostri azionisti si dovesse presentare” spiega ancora Ming. Al momento Lenovo ha in commercio alcuni smartphone Android che vendono bene soprattutto sul mercato cinese, e ha confermato di stare lavorando anche a un telefono con Windows Phone 8.
Dal canto suo, RIM lo scorso anno ha avviato una complessa revisione dei propri conti e del proprio assetto aziendale, proprio in previsione di una decisione su quale comparto sia quello con maggiori e concrete prospettive di crescita e sviluppo. Proprio questa prospettiva stuzzica l’interesse degli analisti: con il lancio imminente di BB10 e dei nuovi terminali, la canadese potrebbe riacquistare visibilità nel settore e posizionarsi meglio come possibile alternativa allo strapotere di iOS/Apple e Android/Samsung. Se Lenovo fosse davvero intenzionata alla scalata, Blackberry potrebbe essere una carta importante da giocare : non resta se scoprire se davvero l’azienda cinese si muoverà in questo senso, sempre che le protettive autorità canadesi non si mettano di mezzo . ( L.A. )