Washington (USA) – Lo fanno quasi tutti i grandi motori, quasi tutti danno la possibilità di ricercare su web una certa immagine inserendo una parola chiave. Un’attività che però ora corre qualche grosso rischio.
Un tribunale americano ha infatti stabilito che va ritenuto perfettamente legale inserire miniature delle immagini su web nei risultati delle ricerche effettuate dai navigatori. Ma ha anche sottolineato che non è chiaro se si può considerare legale anche il link diretto all’immagine nel suo formato e dimensioni originali.
La decisione della 9a Corte d’Appello si riferisce al caso di un fotografo professionista, Leslie Kelly, che aveva denunciato il motore Ditto.com . Secondo Kelly la presentazione sul motore non solo delle foto pubblicate dal suo sito ma anche delle loro miniature, rappresenta una violazione al proprio diritto d’autore. Ora appare chiaro che le miniature presentate agli utenti del motore sono legali ma mostrare agli stessi immagini full-size potrebbe non esserlo affatto.
Va de sé che la questione è guardata con attenzione da tutti, anche perché sistemi come quello di Ditto.com sono sfruttati da tutti i principali operatori della ricerca in rete. Come risvolto del caso, però, c’è anche una maggiore tutela per tutti i webmaster che pubblicano sul proprio sito link a risorse protette da diritto d’autore.
Per questo alla decisione ha applaudito la Electronic Frontier Foundation. Secondo uno dei celebri avvocati dell’ associazione , Fred von Lohmann, “i gestori di siti web possono rilassarsi un po’ quando pubblicano link a materiali protetti da copyright che si trovano in rete. Con questa decisione, la Corte ha rimosso un iceberg di copyright dalle principali vie di crescita del World Wide Web”.