Squadrata nelle forme, tutto sommato tradizionali, ma distante sul piano tecnico da una reflex digitale: l’ultima arrivata della linea A7 di Sony, la A7s, è una fotocamera full-frame mirrorless , ovvero priva di specchio e pentaprisma tipici di una fotocamera tradizionale, tutta votata alla qualità degli scatti e soprattutto delle riprese effettuate. Il cuore del nuovo percorso è un sensore da soli 12 megapixel: Sony frena sulla corsa alla risoluzione e preme invece l’acceleratore sulla qualità, sfruttando lo spazio sul silicio per migliorare il rendimento del prodotto soprattutto in fatto di resa quando è buio o quasi.
Il sensore della A7s è full-frame, vale a dire che ha le dimensioni del classico fotogramma dei vecchi rullini da 35mm (24x36mm) che hanno dominato il settore per molti decenni. In generale le macchine full-frame sono destinate ai professionisti, visto che hanno costi superiori e rendono al meglio con ottiche più costose, e le qualità che vanta la nuova arrivata sembrano confermare questo orientamento: la A7s è in grado di girare video 4K senza particolari limitazioni in fatto di resa finale (ma è necessario catturarli dalla porta HDMI integrata , altra abitudine tipica dei professionisti), e soprattutto il range di sensibilità del sensore spazia tra 50 e 409.600 ISO per le fotografie e tra 200 e 409.600 ISO per i filmati .
Unendo questi dati a un autofocus (a contrasto di fase) in grado di operare in condizioni limite (fino a -4EV), appare chiaro che l’idea che sta dietro a questa fotocamera è innanzi tutto offrire ai videomaker uno strumento di prim’ordine per le riprese: non a caso assieme alla A7s è stato mostrato anche un obiettivo 28-135 f/4, dotato di tutti gli optional del caso come messa a fuoco silenziosa, che ben si sposa con la possibilità di utilizzare il sensore da 12 megapixel per scopi cinematografici (o almeno per dei videoclip). Il sensore utile alle riprese in 4K è quasi equivalente alla dimensione totale (c’è un fattore di crop di appena 1,1x), il che equivale a dire che le ottiche utilizzate manterranno invariate le caratteristiche su profondità di campo e angolo di visione. Inoltre , abbassando la risoluzione complessiva del video è possibile effettuare anche riprese a frame-rate superiori allo standard (es: 120fps a 720p).
Un sensore da 12 megapixel è funzionale ai piani di Sony: a parità di dimensione, full-frame in questo caso, meno megapixel significa che il numero totale di aree sensibili è inferiore, ma al contempo ne aumenta la dimensione individuale. A pixel più grandi corrisponde minor rumore di fondo, dunque si può optare per una foto (o un video) di maggiore qualità a fronte di qualche sacrificio sulla risoluzione: poco male, visto che chi comprerà una A7s lo farà probabilmente per effettuarvi riprese più che per scattare , ma anche le fotografie potrebbero risultare piuttosto interessanti soprattutto in condizioni di luce scarsa.
Per il resto, la A7s è un prodotto dotato di tutti gli optional che si possono desiderare: il mirino è un mini-schermo OLED, lo schermo esterno è da 2 megapixel, le connessioni WiFi e NFC sono disponibili integrati nel corpo. Tutto questo avrà un prezzo, ma Sony non ha ancora chiarito quale sarà: difficile immaginare che possa ricadere nella fascia sotto i mille euro, ma di sicuro non sarà inavvicinabile come le ammiraglie di altri marchi.
Luca Annunziata