Sotto l’ala rassicurante e protettrice di code.google.com , BigG sta chiamando a raduno , per il 28 e 29 maggio 2008 , gli sviluppatori intenzionati a ritagliarsi nuove opportunità sul Web e disposti a farsi un viaggio al Moscone Center di San Francisco.
Battezzata Google I/O Web Forward , è la nuova occasione per apprendere tutto sulla grande G: ” Web-inoltrate le vostre idee a Google I/O. Trascorrete due giorni imparando a costruire applicazioni con Google e le open web technologies “, questo il messaggio che troneggia sulla homepage dell’iniziativa.
Gli strumenti per svolgere il tema? Sono indicati nel sottotitolo: AJAX & JavaScript, Maps & Geo, Social applications, APIs & Tools, Mobile. Tutti attrezzi di cui la grande G è accanita sostenitrice da tempo e dei quali una nutrita lista di speaker specializzati si sta preparando a parlare.
I colossi della rete hanno ingaggiato una battaglia per conquistarsi i cuori e le menti degli sviluppatori, per spingerli a lavorare sulle proprie applicazioni e sulle proprie piattaforme: Google sta lavorando per edificare un ecosistema che alimenterebbe il motore di advertising .
Lecito sospettare che si tratti di una mossa strategica, diretta contro grandi player del calibro di Microsoft o Adobe? A fugare ogni dubbio pensa il product manager di Google, Tom Stocky: “Stiamo solo promuovendo il Web come piattaforma”, spiega sul Financial Times .
Il gigante di Mountain View torna ad incoraggiare la voglia di sviluppare su una piattaforma collaborativa nata solo due anni fa e che a forza di fork oggi conta un numero di child process sterminato: oltre all’ elenco ufficiale , basta guardare questa ricerca per aver idea di quanti progetti siano custoditi sotto code.google.com .
Marco Valerio Principato