Abolizione Canone RAI, nuove mobilitazioni

Abolizione Canone RAI, nuove mobilitazioni

Alla campagna di Utelit si aggiungono Federcasalinghe e ConfLavoratori: la speranza è di arrivare rapidamente ad un milione di firme per l'abolizione del Canone. Tra pochi mesi si torna a pagare per il nuovo anno
Alla campagna di Utelit si aggiungono Federcasalinghe e ConfLavoratori: la speranza è di arrivare rapidamente ad un milione di firme per l'abolizione del Canone. Tra pochi mesi si torna a pagare per il nuovo anno

La campagna di informazione e denuncia che da anni porta avanti ADUC per l’ abolizione del Canone RAI fa scuola: una nuova iniziativa lanciata da Utelit ha raccolto 25mila firme ma punta a raccoglierne un milione .

Alla campagna si sono aggiunge anche FederCasalinghe e ConfLavoratori che, spiega uno dei rappresentanti dell’Associazione, Rocco Monaco, stanno raccogliendo firme perché la televisione, “bene di pubblica ed essenziale utilità, non può essere soggetta ad una tassazione che risulta, di fatto, iniqua e antistorica”. Secondo Federica Rossi Gasparrini, presidente nazionale di Donneuropee FederCasalinghe, “del servizio offerto dalla Rai non contestiamo soltanto i programmi televisivi, ma anche il modo in cui vengono investite le risorse economiche a disposizione, buttate al vento con scelte non trasparenti”. Secondo Rossi Gasparrini, inoltre, “il canone viene fatto pagare a tutti i cittadini senza tenere conto dei redditi dei singoli utenti. Chi guadagna di meno deve pagare di meno, chi guadagna di più è giusto che paghi di più. È una tassa iniqua”. “Inoltre – continua – i cittadini devono poter scegliere e in questo caso non hanno scelto di pagare il canone e non hanno scelto nemmeno la programmazione che gli viene offerta”. Senza contare, sottolinea ancora Monaco, i cittadini affetti da sordità per i quali sono pochissimi i programmi sottotitolati.

Utelit ha messo a disposizione online un form dove è possibile sottoscrivere la petizione che chiede l’abolizione del Canone. In realtà si tratta di una adesione che comprende non solo l’adesione alla campagna ma anche alla stessa associazione Utelit: chi firma diventa anche Socio Ordinario a titolo gratuito dell’Associazione. Questo significa che se mai si raggiungesse il milione di firme, Utelit potrebbe dire di aver raggiunto un milione di associati, e certo non sono molte le associazioni nazionali di qualsiasi genere che possono vantare tali numeri.

L’Associazione ha anche presentato nei giorni scorsi quello che ha definito “Libro Bianco”, dove sono raccolti circa 8mila commenti inviati dagli utenti del sito Utelit, e che dovrebbero far riflettere tutti, a partire da coloro che siedono nella stanza dei bottoni, sulla effettiva opportunità di rimuovere l’odiato balzello del canone. Monaco, da parte sua, invoca anche un provvedimento che porti i consumatori all’interno del Consiglio di Amministrazione della RAI, “a compenso zero”, specifica, “ma per garantire una partecipazione attiva del cittadino”.

Che la petizione riesca nel suo intento è naturalmente tutto da vedere. Fino ad oggi ADUC è l’associazione che ha raccolto il maggior numero di firme per la richiesta di abolizione, ben 200mila , corredando questa raccolta con una ricca campagna di informazione e di verifica, a livello istituzionale e regolamentare, di tutto ciò che concerne il Canone RAI. Eppure, nonostante questo lungo lavoro abbia ormai reso del tutto palese la confusione generale che regna tra i vari soggetti coinvolti nella gestione del Canone, il balzello continua ad essere riscosso e gli utenti a pagarlo. E tra pochi mesi, con il nuovo anno, milioni di italiani dovranno mettere di nuovo mano al portafoglio.

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Pubblicato il
2 ott 2008
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