Dopo l’ acquisizione di TechCrunch , AOL mette a segno un altro colpo di mercato in chiusura di 2010. Secondo fonti d’Oltreoceano, il gigante di Internet avrebbe concluso l’acquisizione di about.me , aggregatore dei diversi profili personali sparsi tra i vari social network.
Oltre a riunire i profili individuali creati sulle diverse piattaforme online (Facebook, Twitter, Linkedin ecc), about.me permette agli utenti di tracciare le visite sulle proprie pagine personali e capire, nello specifico, quali social network sono utilizzati per accedere agli account. L’azienda afferma di “fornire agli utenti un’idea più precisa su come costruire e vendere al meglio la propria identità online”.
Non sfugge agli osservatori che i potenziali benefici generati da un tale investimento risiederebbero nell’advertising online . “About.me è molto di più di un aggregatore di profili sociali: permette alle persone di esprimersi facilmente all’interno di un ambiente sempre più rumoroso e ricco di esperienze sociali diverse tra loro”, afferma Brad Garlinghouse, presidente del comparto applicazioni per AOL. “Creare identità online per i consumatori potrebbe avere un incredibile impatto positivo per la strategia pubblicitaria e per i contenuti veicolati da AOL poiché ci permetterebbe di individuare e fornire i messaggi più significativi e rilevanti per i consumatori”, conclude Garlinghouse.
Le cifre dell’affare non sono state rese note, ma da TechCrunch sono pronti a scommettere che in ballo ci siano decine di milioni di dollari.
Attraverso una nota pubblicata sul proprio blog personale, Tony Conrad, co-fondatore di about.me , assicura che l’approccio al mercato della piattaforma non cambierà nonostante l’acquisizione. “Ci siamo uniti ad AOL nel momento opportuno”, dice Conrad, sostenendo che about.me si prepara a diventare una parte importante della strategia dello storico colosso della rete.
Nonostante l’entusiasmo espresso da Conrad, c’è chi nota che la cessione della sua creatura avvenga in tempi sospettosamente prematuri . Nonostante Conrad sia un imprenditore “finanziariamente più che coperto”, sostiene Michael Arrington di TechCruch , l’impazienza mostrata nel vendere about.me ad AOL coglie di sorpresa.
Al dubbio sollevato da molti risponde lo stesso Conrad, il quale ha spiegato che un accordo del genere è stato sicuramente positivo per gli altri membri del team del sito, i quali, spiega l’imprenditore, non godono delle sue stesse condizioni finanziarie. Inoltre, le numerose richieste di investimento provenienti da nomi importanti del mondo finanziario avrebbero aumentato la pressione e le aspettative sull’azienda. In una simile situazione, conclude, sarebbe stata necessaria “un’uscita di scena” ben più significativa.
Cristina Sciannamblo