Roma – TITOLO: Analisi delle problematiche di accessibilità ed usabilità del
sito Web http://www.luxflux.net
PREMESSA: relativamente alla partecipazione di Arclele, Claudio Parrini e Ferry Byte alla Mostra Evento sul Media Attivismo curata da Tatiana Bazzichelli (vedi www.strano.net/bazzichelli ) con l’impegno di rendere accessibile i primi livelli del sito Web del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma, forniamo la seguente analisi del sito del Museo Laboratorio presente in rete all’indirizzo www.luxflux.net, non con l’intento di denigrare il lavoro svolto dal webmaster sulla versione originale, ma con l’obiettivo di sottolineare quegli aspetti di inaccessibilità ed inusabilità del sito, fattori che peraltro si ritrovano comunemente nella maggior parte – purtroppo – dei siti Web delle Pubbliche Amministrazioni.
GUIDE TECNICHE DI RIFERIMENTO: www.ecn.org/xs2web e http://users.iol.it/buste/clarr/ .
INTRODUZIONE: l’analisi, condotta in maniera sintetica e discorsiva, ha lo scopo di comunicare efficacemente le nostre impressioni sulle barriere riscontrate nel sito durante le fasi di sviluppo della versione accessibile, e fornire informazioni al web master, di questo o di un altro sito pubblico o privato che sia, disponibile a confrontarsi con questo tipo di problematiche, suggerimenti per rendere l’informazione Web accessibile, realmente accessibile, a qualsiasi hard-human-soft-ware.
TRATTAZIONE: fin dalla homepage ciò che si nota è una mancanza di “punti di riferimento” per l’orientamento all’interno del sito. TITLE spesso non significativi, MENU’ di navigazione che non consentono di riconoscere i link visitati; per la gestione della navigazione si sono utilizzati due menu, uno grafico, a fondo pagina, quindi non immediatamente visibile dagli utenti, e uno laterale, testuale, formattato solo con semplici BR, rendendo impossibile determinare l’inizio e la fine della label attiva dei link. Infine si è scelto per i link il rosso, che è uno fra i colori che più creano problemi di percezione, mentre per i vlink si è usato o ancora il rosso, o il grigio chiaro che, su sfondo banco, non è molto leggibile.
Tali “punti di riferimento”, sia per un browser “Normale” che per un lettore speciale che affianchi la difficile interpretazione di una pagina Web per una persona cieca, ipovedente o con altri tipi di disabilità, è il primo problema riscontrato.
Non è immediato arrivare all’indice vero e proprio del sito, e quando ci si arriva ci si trova di fronte agli strumenti di navigazione interna incoerenti e fuorvianti. Risulta particolare poi il fatto che malgrado nell’homepage appaiono come fondamentali le sezioni “speciale biennale”, “hole”, “artists” e “links” queste quattro sezioni non le ritroviamo più all’interno del sito nella barra di navigazione.
Inoltre la maggior parte delle 4 sezioni sopradescritte sono rappresentate da metafore insolite e assolutamente non comprensibili, ovviamente NON accompagnate da nessun tipo di descrizione alternativa.
Per finire si nota fortemente l’assenza di una mappa del sito, che ci pare irrinunciabile, per un sito di questo tipo, molto complesso, e profondo. Riteniamo che i fattori qui esposti dovrebbero essere attentamente valutati al fine di incrementare l’usabilità del sito.
Per quanto concerne le immagini che, come ci si aspettava, sono molte, non si è ricorso quasi mai ad un commento didascalico, ad una descrizione estesa o al semplice contenuto alternativo dell’immagine, anche di quelle usate per creare link grafici. Si è poi fatto largo uso (eccessivo, a nostro parere) di immagini in movimento di per sè molto disturbanti, e di determinate frequenze addirittura potenzialmente pericolose per persone sofferenti di epilessia. In fine si è utilizzata una codifica dei caratteri speciali non correttamente, inserendo direttamente i caratteri accentati nel codice.
CONCLUSIONI: si suggerisce di recepire i livelli accessibili da noi prodotti ed ampliarli fino a completare tutto il sito parallelo, da collegare alla versione originale fin dall’homepage con particolare attenzione a riformulare le mappe e gli strumenti di navigazione interna, tutt’ora incompleti e sopratutto incomprensibili rispetto ad un ipotetico obiettivo da raggiungere, provvedere ad inserire una forma alternativa per le immagini, soprattutto per quelle linkabili, e, nel contempo contenere, o rimuovere se possibile, le immagini in movimento.
Mastro Arclele ed i suoi ragazzi di bottega
Claudio Parrini e Ferry Byte
Di seguito il dettaglio della presentazione del progetto di rifacimento del sito in versione usabile e accessibile.
Mastro Arclele ed i suoi ragazzi di bottega
Claudio Parrini e Ferry Byte
che in occasione del
Progetto Mostra/Evento sul Media Attivismo
AHA: Activism-Hacking-Artivism
Making Art Doing Multimedia
ospite presso il
Museo Laboratorio Arte Contemporanea – Roma-Febbraio 2002
propongono come “propria” opera d’arte la realizzazione di una versione accessibile del sito del Museo http://www.luxflux.net
Il sito originale – al pari di molti altri siti di interesse pubblico – risulta infatti inusabile ed inaccessibile per larghe fasce di utenza telematica.
La versione accessibile da noi progettata e prodotta viceversa risulta sicuramente e facilmente interpretabile da qualsiasi utenza: sia essa una persona cieca che utilizza uno screen-reader vocale per navigare sul web, una persona che soffre di disturbi psico-motori oppure, solo per concludere con un altro esempio chiarificatore del concetto di accessibilità, una persona ipovedente che utilizza un software ingranditore dello schermo da leggere.
La versione accessibile del Museo è volutamente incompleta ma accompagnata da un’analisi del sito originale sotto il profilo dell’usabilità e dell’accessibilità al fine di testare realmente la volontà di uno dei pochi enti pubblici che hanno dimostrato sensibilità verso questo argomento e verificare nel futuro se questa sensibilità verrà concretizzata con il completamento della versione accessibile e l’aggiornamento che – ricordiamo – dovrebbe essere sempre realizzato parallelamente agli aggiornamenti effettuati sulla versione originale.
Nel panorama dei siti di interesse pubblico, malgrado l’Aipa ed altri organismi si accaniscano – potremo dire a questo punto – grottescamente, per elaborare e trasmettere regole inerenti il dovere di costruire siti accessibili per chiunque, indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiche o dotazioni software/hardware – la maggior parte dei Comuni, come ad esempio quello di Milano http://www.comune.mi.it ed anche la stragrande
maggior parte dei servizi nazionali di interesse pubblico come le FS http://www.trenitalia.it , continuano a fregarsene bellamente di queste “regole”.
Il Museo Laboratorio Arte Contemporanea di Roma crediamo abbia così concretamente fatto un primo passo – grazie anche alla concessione di mettere in evidenza questo stesso comunicato ed i link ad xs2web e al clarr (le attività più “hacktivst”,
rispettivamente nello scenario nazionale italiano ed in quello locale romano, nel promuovere un Web accessibile ed usabile) – a diffondere un’idea artistica ed insieme profondamente etica di fare comunicazione in Rete.
Ringraziamo quindi Tatiana Bazzichelli per averci traghettato verso questo esperimento di abbattimento delle barriere elettroniche per chi di barriere nel reale ne ha già troppe, ed il Museo Laboratorio Arte Contemporanea anche per aver acconsentito ad affiancare alla propria homepage di partenza un tentativo di offrire la possibilità veramente a tutti di seguire il percorso adatto al proprio ipertesto di percezioni.
Arclele, Cladio Parrini, Ferry Byte