Nel corso del 2024 ci saranno elezioni in numerosi paesi. È quindi un’occasione irripetibile per i cybercriminali che cercheranno di manipolare l’opinione pubblica, sfruttando l’intelligenza artificiale generativa. Durante la Munich Security Conference, 20 aziende hanno annunciato un accordo per contrastare l’abuso della tecnologia, in particolare la diffusione dei deepfake.
Otto impegni per combattere i deepfake
Alcune misure preventive erano state illustrate da Microsoft, Google e TikTok. Le tre Big Tech hanno sottoscritto un accordo con altre 17 aziende: Adobe, Amazon, Anthropic, ARM, ElevenLabs, IBM, Inflection AI, LinkedIn, McAfee, Meta, Nota, OpenAI, Snap, Stability AI, TrendMicro, Truepic e X.
Negli Stati Uniti sono stati già segnalati casi di deepfake (qualcuno ha generato la voce dell’attuale Presidente per invitare i cittadini a non votare alle primarie in New Hampshire). Oltre che i deepfake audio, le 20 aziende devono contrastare anche quelli video e le immagini fake per bloccare qualsiasi inferenza elettorale in oltre 65 paesi. Si tratta di un compito piuttosto difficile, considerato che i cybercriminali trovano spesso il modo di aggirare i filtri dei tool.
L’obiettivo principale dell’accordo è bloccare i contenuti IA ingannevoli, ovvero “audio, video e immagini convincenti generati dall’intelligenza artificiale che falsificano o alterano l’aspetto, la voce o le azioni di candidati politici, funzionari elettorali e altre parti interessate in un’elezione democratica o che forniscono informazioni false agli elettori su quando, dove e come possono votare legalmente“.
Per raggiungere questo obiettivo sono stati sottoscritti otto impegni:
- Sviluppo e implementazione di tecnologie per mitigare i rischi legati ai contenuti elettorali generati dall’intelligenza artificiale
- Valutare i modelli nell’ambito del presente accordo per comprendere i rischi associati ai contenuti elettorali generati dall’intelligenza artificiale
- Cercare di rilevare la distribuzione di questi contenuti sulle piattaforme
- Cercare di affrontare in modo appropriato i contenuti rilevati sulle piattaforme
- Promuovere la resilienza intersettoriale ai contenuti elettorali generati dall’intelligenza artificiale
- Fornire trasparenza al pubblico su come l’azienda affronta la questione
- Continuare ad impegnarsi con un insieme diversificato di organizzazioni globali della società civile e del mondo accademico
- Sostenere gli sforzi volti a promuovere la consapevolezza pubblica, l’alfabetizzazione mediatica e la resilienza di tutta la società
Microsoft ha lanciato una nuova pagina in cui i candidati politici possono segnalare i deepfake di se stessi. Nel corso dei prossimi mesi scopriremo se l’accordo darà i suoi frutti.