L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha concluso l’istruttoria avviata nel mese di luglio 2020, accertando che l’accordo commerciale sottoscritto a fine 2018 tra Apple e Amazon rappresenta una restrizione della concorrenza. Pertanto alle due aziende è stata inflitta una sanzione per complessivi 203,2 milioni di euro.
Aggiornamento: Amazon ha preannunciato ricorso.
Accordo vietato dall’art. 101 del TFUE
L’istruttoria è stata avviata in seguito alla segnalazione di Digitech ricevuta da AGCM a febbraio 2019. L’azienda vendeva prodotti a marchio Apple e Beats su Amazon, ma quest’ultima ha successivamente rimosso dal suo marketplace molti venditori che non appartengono al programma ufficiale di rivenditori autorizzati Apple. Ciò è stata la conseguenza di un accordo stipulato tra Apple e Amazon il 31 ottobre 2018.
Durante il procedimento istruttorio, l’autorità antitrust ha accertato che alcune clausole contrattuali dell’accordo consentivano solo ad alcuni rivenditori, scelti singolarmente e in modo discriminatorio, di vendere prodotti Apple e Beats su Amazon. Le restrizioni sono state introdotte sul numero di rivenditori e su base geografica, limitando anche le vendite transfrontaliere. L’accordo ha inoltre influito sulla riduzione degli sconti praticati da soggetti terzi.
Tali condotte sono vietate dall’art. 101 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea), in quanto restrittivi per la concorrenza. In linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia UE, la decisione di AGCM conferma che i sistemi di distribuzione devono essere basati su “criteri di natura qualitativa, non discriminatori e applicati indistintamente a tutti i potenziali rivenditori“.
L’autorità ha inflitto ad Amazon una sanzione di 68,7 milioni di euro, mentre Apple dovrà pagare 134,5 milioni di euro. Le due aziende possono presentare ricorso al TAR del Lazio entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento. AGCM ha ordinato inoltre di rimuovere e/o modificare le clausole contrattuali per consentire ai rivenditori di accedere al marketplace di Amazon.
Grazie all’intervento di AGCM e alla collaborazione prestata, le autorità antitrust di Germania e Spagna hanno avviato analoghi procedimenti.
Aggiornamento (17/12/2021): l’antitrust ha riscontrato un errore materiale relativo al calcolo delle sanzioni, per cui sono state rideterminate in 114.681.657 euro per Apple e 58.592.754 euro per Amazon.