L’account stampa ufficiale di OpenAI su X è stato recentemente compromesso da truffatori di criptovalute, gli stessi che nei mesi precedenti avevano preso di mira i profili dei dirigenti dell’azienda. Il post fraudolento, pubblicato nel tardo pomeriggio di lunedì, annunciava il lancio di un inesistente token blockchain denominato “$OPENAI“, promettendo agli utenti l’accesso a future versioni beta dei programmi OpenAI in cambio dell’acquisizione del token.
Truffa di criptovalute nell’account X di OpenAI
Il post rimandava a un sito web di phishing, progettato per imitare il sito legittimo di OpenAI, ma con un URL sospetto. Il sito presentava un pulsante ben visibile che invitava gli utenti a collegare i propri portafogli di criptovalute, nel tentativo di rubare le loro credenziali di accesso. Al momento della segnalazione, sia il post che il sito clone erano ancora attivi, così come un repost e una risposta che promettevano ulteriori dettagli sul token nel corso della settimana. I commenti sul post erano stati disabilitati, rendendo la truffa meno evidente.
Una serie di attacchi mirati ai profili di OpenAI
Questo non è il primo caso in cui account associati a OpenAI vengono compromessi per promuovere truffe di criptovalute. A giugno 2023, l’account di Mira Murati, CTO di OpenAI, era stato utilizzato per pubblicare un messaggio simile riguardante il token fittizio “$OPENAI”. Solo tre mesi fa, anche gli account di Jakub Pachocki, scienziato capo di OpenAI, e di Jason Wei, ricercatore dell’azienda, erano stati violati e sfruttati per diffondere messaggi di truffa identici a quello apparso sull’account stampa di OpenAI su X.
Truffe di criptovalute, un fenomeno in crescita con perdite miliardarie
Le truffe di criptovalute che sfruttano account di alto profilo su X non sono una novità. In passato, hacker hanno preso di mira profili appartenenti a celebrità e importanti aziende tecnologiche per promuovere schemi fraudolenti. Secondo i dati dell’FBI, nel 2023 gli americani hanno perso 5,6 miliardi di dollari a causa di queste truffe, con un aumento del 45% rispetto all’anno precedente.
La situazione non sembra destinata a migliorare nel 2024: nella prima metà dell’anno sono state segnalate oltre 50.000 truffe, che sono costate ai consumatori quasi 2,5 miliardi di dollari, come riportato dalla FTC.