Acer rinnova la propria linea di portatili di fascia alta Aspire Ethos : dopo la serie basata su Intel Core di prima generazione è ora di effettuare l’aggiornamento a Sandy Bridge, per garantire quell’iniezione di potenza in più che solo questi processori sono attualmente in grado offrire. Per l’occasione tutti i modelli subiscono un trattamento estetico piuttosto radicale, che abbandona le tonalità di grigio-argento per l’alluminio satinato delle cover e fa posto ad una livrea nera, elegante ed adatta ad utenti che desiderano un prodotto dalle linee attuali che ben si sposa anche con l’arredamento di uffici e abitazioni moderne.
Abbiamo appena citato le parole arredo e notebook , foriere della dicotomia statico – dinamico e che dovrebbero essere ben lungi dall’accostamento. In questo caso ci si preoccupa di integrare il computer desktop col resto del mobilio, dato l’evidente ingombro del cabinet e di tutta la componentistica di contorno come casse e monitor; dal canto loro i portatili, per attitudine ad essere frequentemente spostati da un luogo all’altro, non sono componente decisionale, almeno nell’organizzazione degli spazi della propria abitazione. Questo poteva essere considerato vero almeno sino a quando abbiamo aperto la confezione del modello che oggi analizziamo.
Acer Aspire Ethos 8951G
L’assunto cade quando si decide di esagerare e proporre prodotti di sostanza che “sforano” decisamente con le misure standard. Guarda caso, l’ Aspire Ethos 8951G che abbiamo sottomano è caratterizzato dall’integrazione di un monitor con diagonale visiva di 18,3 pollici , particolarmente luminoso e con risoluzione Full HD 1080p. Avete capito bene: non 15,6 o 17, bensì diciotto pollici e tre di immensità che si fanno sentire in termini di ingombri, ma che garantiscono un’esperienza d’uso tipica delle macchine desktop con monitor da 19 o più pollici. La macchina esula , dunque, dal concetto di mobilità, e diventa puro DTR, per i neofiti Desktop Replacement, da posizionare in pianta stabile su un piano di lavoro e che, solo occasionalmente, viene trasportata altrove.
I notebook DTR hanno evidente giustificazione. Sono studiati per coloro che vogliono avere un prodotto molto potente (data l’integrazione di componenti di fascia alta) che non abbia gli ingombri tipici di un PC desktop, permettono l’eliminazione dell’odiosa serie di cavi e dell’annessa ciabatta a muro, hanno consumi contenuti, scaldano poco e possono essere spostati senza grossi problemi, magari dalla propria abitazione alla casa delle vacanze o in ufficio; di converso, dimenticate di utilizzarli come portatili tout-court , a meno che non vogliate avere appresso una valigia del peso di quattro e più chilogrammi.
La confezione
Le specifiche tecniche. Il prodotto è dotato di processore Intel Core i7 2820QM (quad-core per computer portatili) con frequenza di funzionamento base pari a 2,3 GHz e modalità turbo sino a 3,4 GHz, secondo modello più potente della linea Sandy Bridge mobile e con performances allineate a quelle di Core i5 2500K per macchine desktop, 16GB di memoria di sistema , due hard disk da 750GB , GPU NVIDIA GeForce GT555M con tecnologia Optimus verso il core grafico HD 3000 integrato nel microprocessore.
Delle specifiche in dettaglio discuteremo nelle prossime pagine. Di seguito riportiamo le specifiche tecniche del notebook Acer Aspire Ethos 18,3″ AS8951G.
Processore e mainboard
Intel Core i7-2820QM (Sandy Bridge) Quad Core con frequenza di funzionamento base di 2,3 GHz, Turbo Mode fino a 3,4 GHz (singolo core), 4×256 kilobytes di Cache L2, 8MB di Cache L3 condivisa, Intel Hyperthreading. La CPU è realizzata con processo produttivo a 32 nanometri e supporta le estensioni MMX, SSE 4.2, AVX a 256-bit, EM64T e VT-x. Trattasi della seconda CPU Intel SNB per notebook più potente in assoluto e che, al pari dei modelli i7-2720QM ed i7-2920XM, dispone di un modulo per l’accelerazione delle operazioni in crittografia AES. Tale modulo deve essere attivato dal produttore via bios e, nella macchina in prova, lo è.
CPU-Z: dettagli della CPU
La scheda madre è prodotta da Acer ed è denominata SM81_HR: integra il chipset Mobile Intel HM65 Express ed è dotata di bios UEFI INSYDE in versione 0.15 , decisamente completo per essere un prodotto da macchina portatile. La scheda offre una connessione PCI-Express 16x verso il modulo grafico NVIDIA GT555M, saldato direttamente su PCB.
CPU-Z: dettagli sulla mainboard
Memoria di sistema
Il notebook è equipaggiato col ragguardevole quantitativo di memoria di 16GB su quattro moduli DDR3 1333MHz. La configurazione rappresenta il limite massimo di espandibilità e funziona in modalità dual channel per la massimizzazione della banda di memoria a disposizione del sistema. I timings sono pacifici, pari a 9-9-9-24.
Sottosistema Video
Il comparto grafico è affidato ad una combinazione NVIDIA / Intel di fascia medio-alta.
A servire l’utente nell’uso generale e che non richieda evidenti risorse in termini di potenza di calcolo è principalmente impiegata l’unità Intel HD Graphics 3000 presente nelle CPU Sandy Bridge Core i7, che utilizza parte della memoria di sistema come memoria grafica ed ha frequenza di funzionamento di 650 MHz.
Intel HD Graphics 3000
Quando serve cavalleria “di razza” interviene la nuova GPU NVIDIA GeForce GT555M dotata 2GB di memoria GDDR3 su bus a 128-bit e ben 144 CUDA Cores. Questo prodotto si pone a metà strada tra GeForce GT540-GT550 (96 cuda cores e frequenze di funzionamento leggermente più basse) ed NVIDIA GeForce GTX460M-GTX560M (entrambe dotate di 192 CUDA cores, frequenze di funzionamento superiori e quantitativi di memoria video pari, rispettivamente, ad 1,5GB e 3 GB). NVIDIA GeForce GT555M è, in definitiva, il più potente chip grafico mobile NVIDIA di fascia media, capace di offrire prestazioni ludiche di tutto rispetto e che poco invidia le sorelle maggiori di cui sopra considerati i costi d’acquisto, i consumi ridotti e la bassa produzione di calore. Lo switching tra core integrato Intel HD 3000 e core discreto GT555M avviene tramite la collaudata tecnologia NVIDIA Optimus.
GPU NVIDIA GeForce GT555M
Sottosistema audio
Il comparto audio è in linea con le pretese di macchina multimediale portate avanti dalla linea Ethos: il modello in prova offre un sottosistema 5.1 con subwoofer integrato (collocato nella parte bassa dello chassis), e può essere connesso ad elementi esterni tramite le porte jack od il connettore HDMI.
Disco fisso
Questo computer integra due unità disco differenti . L’unità primaria è prodotta da Seagate ed è denominata ST9750423AS: è un disco della serie Momentus con interfaccia Serial ATA 2.0 3Gb/s, velocità di rotazione dei piatti di 5.400 rpm, buffer di 16 megabytes, capienza nominale pari a 750 gigabytes e protocollo di trasferimento UDMA 6. È organizzata in singola partizione, sprovvista di volume “recovery” (impone la creazione di dischi di ripristino del sistema a conclusione del primo avvio). Francamente ci sembra strano che una macchina di fascia alta sia stata dotata di un disco “lento”.
Unità disco primaria
L’unità secondaria è marcata Toshiba e reca la sigla MK7559GSXP: è un modello della linea Travelstar anche questo con interfaccia SATA 2, capienza nominale di 750GB, velocità di rotazione dei piatti di 5400 giri al minuto e buffer di 8 MB. Questo disco è, almeno sulla carta, leggermente più lento di quello primario ove è installato il sistema, ed è anch’esso organizzato in singola partizione.
Unità disco secondaria
Unità ottica
L’unità ottica integrata è prodotta da Pioneer ed è denominata BD-ROM BDCTD03RT: trattasi di un modello BD Combo capace di leggere tutti i formati CD, DVD e Blu-ray, mentre non è compatibile con la lettura e scrittura dei formati HD-DVD e con la scrittura dei dischi BD.
Informazioni sull’unità ottica
Sistema Operativo
Microsoft Windows 7 Home Premium a 64-bit.
Schermo
Pannello Acer Cinecrystal TFT da 18,3″ con risoluzione nativa 1920×1080 pixel, fattore di forma 16:9, effetto glossy, retroilluminazione LED. Si tratta di un pannello Full HD che permette di godere di contenuti multimediali ad alta definizione senza far rimpiangere un televisore vero e proprio grazie alle dimensioni non proprio contenute, la brillantezza dei colori, l’elevata luminosità e l’assenza dell’effetto retinatura.
Dimensioni e peso
Dimensioni pari a 440x295x38 mm. Peso pari a 3,9 kg.
Batteria
8-celle da 6000 mAh, autonomia media di 5 ore, adattatore in dotazione da 120W.
Varie
- Uscita VGA D-SUB 15 pin tradizionale
- Uscita HDMI con audio e supporto HDCP
- Wi-Fi Lan 802.11b/g/n
- Porta RJ-45 per Gigabit Ethernet
- 3 porte USB 2.0 + 1 porta USB 3.0
- Bluetooth
- Jack audio IN e audio OUT
- Kensington Lock
- Lettore Memory Card
- Webcam 1,3 megapixels (1280×1024) con microfono
Il nuovo Acer Aspire Ethos parte dalla splendida base estetica del modello basato sulla precedente generazione di processori Core i7 e ne migliora il look Alu-Design introducendo elementi meno appariscenti: le tonalità di argento lasciano posto ad un elegante nero opaco spazzolato, ed a plastiche rigide dello stesso colore perfettamente allineate allo chassis. L’unico elemento che ne spezza l’uniformità è proprio il logo del produttore, posizionato in bella vista al centro del coperchio.
Davvero ben ingegnerizzato
L’apertura del coperchio mostra particolari tipici di macchine di fascia alta: la copertura della tastiera ad isola, ad esempio, è realizzata in alluminio, e lascia intravedere la lunga fascia che contiene parte del sistema audio. Altri elementi che catturano l’attenzione sono una sottile linea in alluminio che separa i tasti di servizio, il rivestimento integrale in vetro per il monitor ed annessa cornice, la zona del poggiapolsi leggermente rialzata rispetto al piano della tastiera ed il piccolo lettore di impronte digitali, col sensore rifinito in color oro.
Curato nei minimi dettagli anche internamente
La connettività è buona, ma condivide scelte con prodotti concorrenti che non ci sono gradite: le tre porte USB sul lato destro sono posizionate nella parte più vicina all’angolo inferiore, e creano intralcio nei movimenti della mano dell’utente qualora egli decida di connettere un mouse dotato di tradizionale connessione USB cablata. Il lettore Blu-ray è posizionato a metà strada tra le porte USB ed il connettore RJ45 per Gigabit Lan, ed è presente un foro per blocco di sicurezza Kensington.
Disposizione delle porte sul laterale destro
A sinistra sono localizzate le connessioni più importanti: a partire dall’angolo inferiore troviamo una porta Firewire IEEE 1394, tre jack audio (uscita cuffie / SPDIF, microfono e Line IN), una porta USB 2.0 in condivisione con External Serial ATA, una porta USB 3.0, un connettore video HDMI con audio integrato, una porta VGA D-SUB 15 pin per la connessione a monitor esterni di tipo tradizionale o meglio a proiettori da utilizzare durante presentazioni et similia , la feritoia del sistema di raffreddamento ed il connettore d’alimentazione.
Connettori sul lato sinistro
Il lato posteriore integra le due cerniere che sostengono il monitor e mostra il profilo della grossa batteria agli ioni di litio. Sono assenti ulteriori connessioni.
Sezione posteriore
Parlando delle cerniere, possiamo evidenziare l’ottimo lavoro svolto da Acer: lo stile riprende quello dei modelli basati su design Gemstone Blue (Acer Aspire 5739G, ad esempio) e Sony, con i sostegni a forma di cilindro dotati di doppia finitura circolare interna in alluminio. Non ci sono sbavature o parti che non collimano, rendendo così la visione complessiva ben armonizzata.
Cerniere perfette nella funzionalità e nell’estetica
Particolare del grosso monitor con copertura in vetro antigraffio, perfettamente integrata e a filo col perimetro del coperchio esterno. I gommini d’appoggio servono ad evitare che il pannello vada a sbattere sulla tastiera e a rendere la chiusura più morbida.
Vetro a filo e angoli arrotondati
La tastiera è il piatto forte di questo prodotto: trattandosi di un computer dalle dimensioni generose diventa scelta naturale impiegare un modello integrale con tasti ben dimensionati e tastierino numerico. È del tipo ad isola (i tasti si incassano in una cornice interna quando premuti) ed offre perfetta resistenza al tocco, corsa molto corta e sensibilità da manuale.
La precisione nella digitazione è estremamente elevata tanto che, anche nei primi minuti di utilizzo, è piuttosto raro compiere errori di battitura. La copertura in alluminio unita ad una base di appoggio interna robusta la rende insensibile anche alle pressioni più elevate, evitando noiose flessioni al centro e garantendo, allo stesso tempo, solidità e lunga durata.
I tasti sono realizzati in plastica opaca dal colore nero metallizzato, scelta condivisa da altri produttori che massimizza il contrasto e la visibilità dei caratteri durante la digitazione diurna od in condizioni di bassa luminosità. Di notte è possibile attivare il sistema di retroilluminazione, che rende possibile la battitura a luci spente.
La tastiera con tasti ad isola
Sulla parte destra del poggiapolsi troviamo un lettore di impronte digitali che permette l’accesso immediato al notebook (qualora sia stata specificata una chiave d’accesso ed il sistema di protezione via impronta sia stato attivato) e l’accesso con un tocco a siti internet ed applicazioni protette da codice.
Lettore di impronte digitali
In questa foto possiamo evidenziare alcuni particolari che, ad uno sguardo generale, risultavano invisibili: partendo da sinistra troviamo il tasto di accensione di Wi-Fi e Bluetooth con led annesso, ulteriori led di servizio per la connessione dell’adattatore di rete e carica della batteria, risparmio energetico ed attività del disco fisso; seguono un piccolo lettore di schede di memoria ed una levetta di sblocco per touchpad, che può essere rimosso.
Alcuni tasti ed indicatori LED
Il touchpad offre una buona scorrevolezza: il suo utilizzo risulta però non semplice a causa dell’ampia superficie del monitor tale per cui passare da una zona all’altra potrebbe richiedere il posizionamento del dito. Molto meglio con il mouse. Il touchpad è poi provvisto di batteria integrata agli ioni di litio ed ha un sistema di aggancio simile al mag-safe dei caricabatterie Apple: basta avvicinarlo alla sede e viene attirato e connesso in modo istantaneo al sistema.
Il touchpad
Tale trovata è molto utile se si decide di guardare un film stando comodamente seduti in poltrona. Il touchpad diventa un telecomando a tutti gli effetti con tre programmi di funzionamento: tracking , per muovere il puntatore del sistema ed effettuare le operazioni di click, multimedia , per la visione di film o l’ascolto di audio (in quel caso sulla superficie tattile appariranno alcune icone luminose che permettono di effettuare selezioni apposite come play, stop, fast forward) e Clear-Fi , che avvia e permette di pilotare la suite multimediale installata nei computer e tablet Acer di ultima generazione.
Il touchpad diventa telecomando
Una webcam è integrata dietro la cornice di vetro che copre il pannello LCD: ha una risoluzione massima di 1,3 megapixels e permette di effettuare chat video. Il relativo set di microfoni stereo è ben nascosto, invisibile ad occhio nudo.
La webcam
I tasti funzione sono integrati nei pressi delle cerniere del monitor. Sul lato destro troviamo un grosso pulsante d’accensione e spegnimento, anch’esso realizzato nello stesso materiale della fascia e dotato di led di servizio integrato.
Tasto power con annesso LED blu
Sul lato sinistro sono invece presenti tre tasti di servizio che permettono, nell’ordine, di, di attivare la suite multimediale Acer Clear-Fi e gestire la retroilluminazione della tastiera.
Tasti di servizio con relativi LED blu di indicazione
Parte degli altoparlanti che compongono il sistema audio integrato è localizzata sotto la grossa fascia in alluminio visibile nella foto seguente, ove si intravedono ben cinque elementi.
Sistema audio: elementi frontali
Un piccolo subwoofer da 2 centimetri di diametro completa il positivo quadro generale e garantisce una maggiore corposità all’audio riprodotto che così vi avvicina, ad esempio, ai livelli delle soluzioni IcePower di Bang&Olufsen che equipaggiano i modelli N53S di Asus .
Un piccolo subwoofer per dare maggiore corposità al suono
La base del notebook è dotata di un singolo portello che permette l’accesso a gran parte dell’elettronica di sistema. Il vano è agganciato allo chassis tramite una combinazione mista di viti a croce (prive di sostegno interno, occhio a metterle da parte durante la rimozione onde evitare di perderle) e sistema di blocco meccanico tipico delle macchine Acer e Packard Bell di recente generazione.
Un grosso portello per raggiungere i componenti interni
Molti componenti come modulo GPU, microprocessore e chipset sono schermati da pannelli in plastica, e coperti dai relativi elementi di raffreddamento. L’accesso diretto è per i componenti soggette ad espansione come HDD, memorie, scheda di rete wireless e connettori mini PCI-Express: questi ultimi permettono l’aggiunta di elementi opzionali.
I componenti espandibili
I vani per unità disco da 2,5" sono due, e sono entrambi occupati da dischi fissi con capienza nominale di 750 gigabytes cadauno. Come già detto nella parte tecnica di questa recensione, trattasi di due modelli differenti, prodotti da Toshiba e Seagate, con interfaccia di connessione SATA 2.0 e velocità di rotazione dei piatti pari a 5400 giri al minuto.
I due dischi rigidi
Gli slot per memorie DDR3 sono solo due mentre altre due non sono accessibili. Nella configurazione in nostro possesso sono entrambi popolati da due moduli da 4 gigabytes cadauno forniti da Micron, con velocità di funzionamento massima pari a 1333 MHz, timings 9-9-9-24 e supporto dual channel DDR. Ulteriori 8GB (2x 4GB) sono nascosti sotto la scocca.
Gli slot per memorie DDR3
Trattandosi di un prodotto in taglia extralarge, ci sembra scontato che possa offrire decenti capacità d’espansione. Guardando nel dettaglio troviamo due slot mini PCI-Express in cui installare moduli di espansione di vario tipo. Uno è già popolato da un controller di rete Wi-Fi con supporto agli standard b/g/n.
Slot di espansione mini PCI-Express
Il caricabatterie da viaggio è di dimensioni ragguardevoli ma comunque adeguate ad un prodotto di questo genere. Può essere connesso a reti 120-240V, ha una potenza nominale pari a 120 Watts e pesa circa 0,5kg che vanno aggiunti ai quasi 4kg del portatile quando si intende trasportarlo.
Caricabatteria
Per testare il notebook in oggetto abbiamo seguito alcune regole, fermo restando che abbiamo utilizzato la configurazione così come ci viene consegnata dal produttore, sia in termini di hardware che di software (si leggano le eventuali eccezioni):
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e se i valori di qualche test sembravano sballati il test stesso è stato di nuovo ripetuto;
- Alla fine di ogni sessione di prova l’hard disk è stato riformattato e di nuovo si è ripetuta l’installazione del sistema operativo.
- Per le specifiche dei singoli test vi rimandiamo alla relativa sezione dove trattiamo i risultati che ne derivano.
Impostazioni di prova
Il sistema così come ci viene consegnato
Benchmark sintetici
- Fritz Chess Benchmark : questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.
- HD Tune Pro (versione 4) : utilizziamo questo benchmark per misurare la banda dati, l’occupazione di CPU ed altri parametri inerenti i controller disco ed USB. Sui controller SATA colleghiamo un disco rigido WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0 oppure WD Caviar Blue da 320GB SATA 3.0 o ancora un SSD ADATA S599 da 120GB SATA 2.0 a seconda del test che vogliamo effettuare. Per testare il controller in modalità multi disco utilizziamo due dischi WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0.
Grafica 3D
- 3DMark06 (versione 1.1.0 Professional) : ci permette di valutare le prestazioni grafiche 3D offerte dal sistema. Nel suo computo sono inclusi, in particolare, la CPU, la memoria di sistema ed il controller grafico.
- World In Conflict (RTS): si tratta di uno strategico in tempo reale, che unisce a questo tipo di giochi una visuale simile a quella degli sparatutto in prima persona e che fa degli effetti particellari e della fisica le sue armi migliori.
- Crysis: uno dei più indicativi titoli 3D DirectX 10 per effetti grafici e per l´utilizzo della fisica.
- Alien vs. Predator : la versione originale progettata per console Atari subisce una profonda rivisitazione per essere adattata a sistemi DirectX 11, API delle quali sfrutta in particolare effetti SSAO (Screen Space Ambient Occlusion), di ombre dinamiche e di smooting delle curve dell´alieno.
- Crysis Warhead : uno dei più indicativi titoli 3D DirectX 10 per effetti grafici e per l´utilizzo della fisica.
- Far Cry2: è dotato di un motore 3D evoluto, che fa uso intensivo di effetti DX10 e fisica.
- Lost Planet 2 : nuova avventura d’azione sci-fi di CAPCOM disponibile in versione DirectX 9 e DirectX 11 nella quale vengono pesantemente sfruttati effetti di tessellation.
- Staker: Clear Sky (FPS) : innovativo First Person Shooter DX10, con splendida gestione di luci, ombre, fisica ed effetti DX10 in generale.
- Staker: Call of Prypiat (FPS) : altro capito del noto First Person Shooter questa volta in modalità DX11 ch come al solito offre un’ottima gestione di luci ed ombre.
- Stone Giant : benchmark DirectX 11 basato sul motore grafico sviluppato da BitSquid e Fatshark che utilizza ampiamente effetti di tessellation.
- The Last Remnant: dalla Square Enix (già conosciuta per la fantastica serie Final Fantasy) giunge un nuovo gioco di ruolo alla giapponese, caratterizzato da un comparto grafico eccezionale e da una giocabilità piuttosto elevata, tali da garantire una certà longevità al titolo.
Utilizzo generico
- PovRay (versione 3.6) : il tool Persistence of Vision Raytracer (PovRay) permette di creare grafica tridimensionale di elevata qualità. Al suo interno troviamo una scena standard creata proprio per effettuare benchmark sulla CPU che sfrutta la maggior parte delle feature disponibili con questo software. Per rendere ripetibili i nostri test utilizziamo sempre le impostazioni di default del file.ini .
- Cinebench (versione 10 e versione 11) : suite di test multi-piattaforma basato sul software di animazione CINEMA 4D ampiamente utilizzato da studi e case di produzione per la creazione di contenuti 3D. Grazie ad esso possiamo valutare le performance del sottosistema CPU seppure l’influenza di chipset, memorie e scheda grafica installate nel sistema non può essere trascurata. Il software esegue un test di rendering capace di sollecitare uno o tutti i core del processore disponibili.
- 7-Zip (versione 9.15 beta) : con questo noto software di compressione dati eseguiamo due diversi benchmark. Il primo viene realizzato utilizzando il tool integrato che restituisce una indicazione sui MIPS (million instructions per second) che il sistema è in grado di offrire (potete confrontare i risultati ottenuti con quelli ufficiali e con quelli del vostro sistema). Il secondo invece prende in considerazione una situazione reale nella quale viene richiesto al sistema di comprimere in formato 7z una cartella da 5,36GB contenente 4.379 file di diversa dimensione e tipologia (immagini, testo, html, video, foto, applicazioni) e 536 sottocartelle e poi di decomprimere la stessa. L’operazione di compressione ha una forte dipendenza dalla memoria cache della CPU e dalla memoria RAM installata nel sistema. Quella di estrazione dipende molto, invece, dalla capacità della CPU di gestire le operazioni su interi. In tutti i casi, il software sfrutta abbastanza bene tutte le risorse (core) di CPU a disposizione.
- Auto Gordian Knot (versione 2.55) : software utile per effettuare backup di DVD o comunque operazioni di transcodifica video nei formati DivX ed XviD. Per le nostre prove utilizziamo il codec XviD che il tool installa di default ed eseguiamo il ripping di un completo DVD (Codice Swordfish) che per l’occasione abbiamo memorizzato su un disco fisso e lo "comprimiamo" in modo da farlo entrare su due CD.
- Handbrake (versione 0.9.4) : un software di transcodifica video open-source multipiattaforma e multithreaded con il quale effettuiamo una conversione video di un intero DVD (Codice Swordfish) in formato adatto per i dispositivi Apple iPod, iPhone e iPad.
- Mainconcept H.264 (versione 1.6.1) : tool di codifica video in grado di creare stream ad alta definizione compatibili con lo standard H.264.
- DaCapo (versione 9.12) : questa suite di benchmark permette di valutare il comportamento del sistema quando si utilizzano tool di sviluppo per Java. Esso include tutta una serie di applicazioni reali open source fra cui Tomcat, FOP, Eclipse, Batik, Xalan e altri. Nel nostro caso riportiamo il tempo complessivo necessario all’esecuzione di tutti i test.
- ScienceMark 2.0 : grazie a ScienceMark è possibile misurare le prestazioni del sistema in ambiente di calcolo spinto. Inoltre il software misura le prestazioni della memoria di sistema e della cache integrata nella CPU.
- X264 Benchmark : test di conversione video che rileva la velocità di codifica in FPS (fotogrammi per secondo) di due sorgenti video, dal formato MPEG ad H264.
- PCMark Vantage : di questa suite utilizziamo sia i test sintetici che quelli reali. In particolare ci riferiamo ai test TV and Movies, Music, Communication e Productivity dei quali vi forniamo una breve descrizione di seguito:
- TV and Movies : sono avviati due task simultanei che effettuano operazioni di transcodifica video e video playback di formati differenti utilizzando anche Windows Media Center;
- Music : sono avviati tre task simultanei che prendono in considerazione operazioni di rendering delle pagine web di uno store musicale, di transcodifca audio e di aggiunta dei file su Windows Media Player;
- Communication : sono avviati tre task simultanei che eseguono operazioni di crittazione e compressione dei dati, gestione delle emaile e delle regole, rendering di pagine web, decrittazione dei dati e utilizzo di Windows Defender
- Productivity : sono avviati quattro task simultanei che eseguono l’editing di testi, gestiscono la ricerca di contatti ed email in Windows, eseguono il rendering di pagine web e caricano applicazioni dal disco fisso.
I risultati che troverete nelle pagine successive sono stati ottenuti con le piattaforme che trovate elencate in tabella:
Piattaforme di test a confronto
Di seguito i risultati dei benchmark sintetici per il comparto CPU, effettuati con la suite Sandra di SiSoft:
SiSoft SANDRA: CPU Test
Nei test generali era lecito attendersi valori pressoché identici a quelli del microprocessore Intel Core i7 2720QM integrato nella macchina N53S di Asus: la differenza tra quel modello e l’i7 2820QM dell’Acer Aspire Ethos, infatti, risiede nella sola velocità di clock, che passa da valori base/turbo di 2,2/3,3 GHz a 2,3/3,4 GHz, con un incremento di soli 100 MHz in ogni condizione di funzionamento. Discorso a parte, invece, va fatto nei confronti del più economico i7 2630QM: la differenza, oltre ai MHz, si trova anche nel quantitativo di memoria cache che, nel 2820QM ammonta a ben 8MB, mentre nel 2630QM si riduce a 6MB (stesso valore dei prodotti di precedente generazione i7 720QM e 740QM).
SiSoft SANDRA: CPU Multimedia Test
La risultante nei calcoli multimediali è piuttosto variegata: a prescindere dall’evidente distacco con i modelli i7 2630QM (Acer Aspire 5750G e Packard Bell EasyNote TS13HR) si può osservare un certo vantaggio nelle operazioni sugli interi per i7 2820QM installato in Acer Aspire Ethos rispetto ad i7 2720QM disponibile con l’Asus N53S, ed una situazione opposta in caso di operazioni in virgola mobile.
SiSoft SANDRA: efficienza multicore
La banda passante disponibile nelle comunicazioni fra core vede il notebook in prova trionfare, guadagnando ben 15GB/s rispetto ad Acer Aspire 5750G (i7-2630QM) e 17GB/s su Asus N53S (i7-2720QM). Neanche a dirlo, evidente lo scarto rispetto agli i7 di precedente generazione (Asus G51J e G74J, ad esempio).
SiSoft SANDRA: efficienza multicore (inferiore è meglio)
Eppure, sulle latenze intercore si registra un leggero rallentamento: Aspire Ethos passa in terza piazza assieme ad Asus G73J, ed i modelli di vecchia generazione installati in Acer 5745DG ed Asus G51J vanno a coprire le prime due posizioni. Sembra che Intel non sia riuscita a contenere le latenze nella sua nuova line-up di processori Sandy Bridge, almeno rispetto a quelli in vendita un anno fa.
Crittografia
I valori rilevati nelle operazioni di crittografia sono elevati e pari a quelli di macchine equipaggiate con processore Intel Core i5 e Core i7 Sandy Bridge, merito dello stesso modulo integrato di accelerazione di tali operazioni. Il portatile N53S risulta estremamente lento rispetto ad Acer Aspire Ethos poiché, sebbene integri un processore i7 2720QM con relativo modulo di crittografia, questo non è stato attivato via bios da Asus stessa, penalizzando la macchina nei test specifici.
Fritz Chess benchmark
Le performances rilevate in Fritz Chess Benchmark sono in linea con la concorrenza basata su i7 Sandy Bridge, anche se evidenziano un leggero peggioramento rispetto a quelle restituite da macchine con hardware più economico (Asus N53S). Questo computer è equipaggiato con ben 16 gigabytes di memoria DDR3 1333MHz su quattro moduli da 4GB cadauno, configurati in modalità dual channel e con latenze di 9-9-9-24: è una configurazione di fascia molto alta che raggiunge i limiti massimi di espandibilità di questo computer (limiti imposti dalla stessa piattaforma Intel) e lo rende idoneo ad ogni tipologia di applicativo.
SiSoft SANDRA: banda dati
La banda migliora di circa 1,2 GB/s rispetto all’ottimo valore ottenuto da Acer Aspire 5750G, che dispone di "soli" 4 GB su due moduli DDR3. La banda massima è pari a 17,6GB/s, sia nei test sui calcoli interi che in virgola mobile.
PCMark Vantage: prestazioni delle memorie
Nei test effettuati con PCMark Vantage, che cerca di sfruttare la banda delle memorie per gestire applicativi sul campo, il portatile in prova finisce in seconda posizione, con l’Asus G73JH (8GB DDR3 dual channel su quattro moduli da 2GB cadauno) ha, evidentemente, avuto qualcosa da dire. A quanto pare è il complesso che conta e, nei test reali, la sola CPU più potente non basta se è contornata da componenti uguali od inferiori rispetto alla concorrenza (nello specifico, la scheda video AMD Radeon HD 5870 1GB DDR5 installata nella macchina gaming di Asus risulta essere decisamente più veloce della GT555M 2GB DDR3 di quella Acer, cosa che influisce nella componente di disegno grafico su cui tale test è basato).
Science Mark: memory test
A conferma di quanto appena statuito, osserviamo che nel test memorie puro di Science Mark, che analizza selettivamente il sottosistema memorie, vale la legge della maggior banda dati: le macchine i7 2nd Gen con dual channel DDR3 passano in testa, distanziando in modo evidente quelle meno recenti e quelle single channel. Seguono le rilevazioni per banda massima e latenze fornite dal disco Seagate Momentus installato nella macchina, che ospita il sistema operativo.
SiSoft SANDRA: disco (nei test sulle latenze minore è meglio)
PCMark Vantage: hard disk test
Ammettiamo che ci aspettavamo tali valori, in entrambi i test effettuati con SiSoft Sandra e PCMark Vantage: il disco di sistema che equipaggia questo computer è di recente generazione ma, avendo piatti da soli 5400 giri al minuto contro i 7200 dei modelli più veloci, stenta a reggerne il passo, ed offre prestazioni da quarta posizione in termini di banda massima, e vicino all’ultima posizione per le latenze.
Test in lettura del disco primario Seagate Momentus ST975042AS
Se si scende nello specifico, si rilevano valori medi di circa 72MB/s nel transfer rate medio in lettura, non molto dissimili dai 74MB/s rilevati con SiSoft Sandra. I tempi di accesso sono equivalenti (<19ns), mentre la percentuale di occupazione della CPU è pari ad appena l’1,5%.
Test in lettura del disco primario Toshiba MK7559GSXP
Il confronto col disco secondario Toshiba si fa più interessante: pur essendo dotato di un buffer più piccolo rispetto a quello di sistema (8MB contro 16MB) riesce a raggiungere velocità in lettura pari a circa 82 MB/s. Anche i tempi di accesso sono migliori: 17,6 ms contro i 18,8 del disco principale, mentre sale la percentuale di occupazione della CPU di 0,2 punti percentuali. L’analisi di un sistema con applicazioni di transcodifica video, compressione e rendering ci permette di valutare correttamente le sue performance e definire un confronto corretto fra più modelli. Tali strumenti sono infatti abbastanza pesanti da gestire e richiedono una forte sinergia fra più sottosistemi.
Transcodifica video con MainConcept (minore è meglio)
Il processore utilizzato nell’Aspire Ethos è il più veloce Core i7 da noi sinora analizzato e necessita di tempi ridotti nell’esecuzione delle operazioni di conversione video. Il vantaggio complessivo rispetto a Core i7 2720QM è di circa 2,5 secondi, valore che cresce di ulteriori 10 secondi al confronto con la macchina gaming Asus G73 e di ben 47 secondi contro i7 2630QM (Acer 5750G).
Transcodifica video con XMPEG (minore è meglio)
La transcodifica XviD fa rilevare tempi paragonabili a quelli di un computer fisso di nuova generazione: l’operazione viene compiuta in soli 71 secondi, migliorando di ben 11 secondi nei confronti delle macchine con CPU i7 2720QM come l’Asus N53S e di 16 secondi contro Packard Bell Easy Note TS13HR (Core i7 2630QM).
Transcodifica video con AutoGK (minore è meglio)
Il guadagno è evidente anche nei test di compressione video senza rescaling: 15 secondi in meno sono necessari alla macchina in prova per completare l’operazione rispetto al precedente top perfomer, Asus N53S.
Benchmark integrato in 7-zip
Le operazioni di compressione e decompressione dati beneficiano della potenza bruta della CPU utilizzata dal notebook Acer in oggetto, assicurata dalle maggiori velocità di clock rispetto alla concorrenza. È ovvio che il punteggio finale è da prima piazza.
Tempi di compressione ed estrazione di file (minore è meglio)
Rispetto al test precedentemente effettuato, le operazioni reali di compressione ed estrazione dati restituiscono situazioni differenti perché includono la variabile "disco": in fase di compressione la macchina Ethos risulta essere la più veloce, mentre in estrazione (operazione più leggera per la CPU ma che impegna maggiormente il sottosistema dischi) cade in ultima posizione. I software di rendering permettono di valutare correttamente un sistema nelle sue componenti di CPU, memorie e scheda grafica.
Cinebench R10
Cinebench R11
Povray (inferiore è meglio)
Vale un unico commento per l’intera sezione, onde evitare di essere ripetitivi: la terna i7 2820QM, GeForce GT555M 2GB e 16GB DDR3 dimostra essere vincente in tutti quei test ove è necessario l’impiego intensivo dei relativi sottosistemi. Il prodotto in analisi passa sempre in prima piazza, garantendo un certo margine di guadagno rispetto al concorrente più diretto per hardware impiegato, Asus N53S. Questo portatile appartiene al top di gamma di casa Acer ma non è un modello gaming come, ad esempio, le soluzioni specifiche G73 e G53 di Asus: la CPU, la dotazione in memoria RAM e le soluzioni tecniche di contorno sono quanto di meglio si possa trovare in commercio, ma sono accompagnate da un comparto dischi di fascia media e da una GPU che, sebbene potente, non regge il confronto con Mobility Radeon HD 5870 – 6870 e superiori o GeForce GTX 460M – 560M.
3DMark06
I valori restituiti in 3DMark06 chiariscono quanto appena affermato: la risultante per CPU è da prima piazza, ma è frenata nella sua corsa da valori GPU che, sebbene elevati, restano indietro rispetto a quelli di soluzioni gaming specifiche (Asus G73JH).
Crysis – Medium detail
In Crysis rileviamo che nei test alle risoluzioni più basse (ove generalmente la GPU non fa da collo di bottiglia) la macchina Ethos dà il meglio di sé, restituendo valori da prima piazza; di converso comincia ad essere tallonata a ruota dal portatile gaming di Asus man mano che si comincia a salire con la risoluzione.
World in Conflict
Continuando l’analisi con titoli che fanno perno maggiormente sul processore, rileviamo ancora una volta la differenza abissale tra modelli i7 di prima e seconda generazione: il portatile in prova schizza in alto, e riesce a tener testa a soluzioni gaming specifiche pur essendo penalizzata nel comparto GPU.
Giocare a 1920×1080
Analizzando una situazione maggiormente concreta, possiamo notare come con tutti i titoli alla risoluzione di 1366×768 il portatile Acer Aspire Ethos riesca a garantire prestazioni nettamente superiori rispetto a quelle di altri modelli precedentemente analizzati. Il framerate resta sempre sopra i 30 fps tranne in un paio di casi. Volendo giocare alla risoluzione nativa Full HD, le cose cambiano radicalmente: gli fps non salgono mai sopra il valore critico di 30, dunque sarete costretti a ridurre il livello di dettaglio per ottenere una buona giocabilità. Un prodotto che nasce con chiara vocazione di multimedialità non deve mostrare cedimenti quando svolge compiti specifici come la riproduzione di contenuti multimediali. Analizziamo cosa succede con una piccola serie di tests.
Occupazione CPU durante la riproduzione di video Flash HD
Nonostante l’impiego di un microprocessore di fascia alta rileviamo che le sue percentuali di occupazione sono mediamente più elevate rispetto a quelle mostrate da macchine più economiche. Nei casi più estremi si toccano punte dell’11%, quando la concorrenza non supera il 4%.
Bontà del motore video 2D
Le prestazioni pure in 2D del comparto grafico (disegno delle finestre, gestione degli effetti sui carattere,…) danno nuovamente ragione alla concorrenza, sia con modalità Aero attiva che disattivata: è evidente che il performance test di Passmark è in parte influenzato dalla risoluzione video nativa del pannello LCD impiegato in questo prodotto, che comporta un carico di lavoro maggiore del modulo video rispetto ai 1366×768 punti dei pannelli da 15 pollici.
Tempi di creazione file PDF (minore è meglio)
La creazione di un file PDF partendo da un grosso documento PowerPoint di riferimento richiede meno di 16 secondi, battendo il tempo restituito dal portatile N53S di Asus; il guadagno oscilla tra 1,5 e 2 secondi al confronto con altri notebook con processore più economico come Acer 5750G e Packard Bell EasyNote TS13HR.
Tempi di avvio di Windows (minore è meglio)
I tempi di avvio, spegnimento e ripresa dalla condizione di ibernazione sono elevati se paragonati alla concorrenza di fascia più bassa, e dipendono probabilmente dalle performances non elevate delle unità disco, dalla grossa dotazione di memoria RAM e dal quantitativo di software che viene fornito in preinstallazione col sistema.
Peacekeeper: browser benchmark
Le prestazioni in modalità navigazione sono molto buone: rispetto a macchine equipaggiate con hardware meno potente si riesce ad ottenere un +10%; di converso si rileva un rallentamento nei confronti del modello N53S di Asus pari a circa il 25%, anche in questo caso probabilmente a causa della maggiore risoluzione nativa che il notebook deve gestire.
PCMark Vantage: risultato complessivo
La risultante complessiva di PCMark Vantage vede l’Acer Aspire Ethos in prova finire in seconda posizione, distanziando modelli concorrenti basati piattaforma Sandy Bridge o di precedente generazione ma risultando leggermente meno veloce di Asus N53S.
Test di produttività del PCMark Vantage
Scendendo nel dettaglio, notiamo come le spiccate doti velocistiche della macchina in prova permettono l’ottenimento di valori elevati in molti test, segno che il mix scelto per i sottosistemi principali dimostra di lavorare bene in ogni condizione. In particolare il notebook Acer Aspire Ethos privilegia i test di produttività, communication e gaming, mentre cede un po’ il passo in quelli music e TV & Movies. La batteria, prodotta da Panasonic con model number AS11B5E, ha una capacità nominale di 5400mAh e tensione d’uscita di 16,57V.
Informazioni sulla batteria
Stante questa situazione abbiamo misurato l’autonomia del sistema in tre scenari tipici:
- IDLE : lasciamo la connessione Wi-Fi attiva e lo schermo acceso e non permettiamo la disattivazione di alcun altro componente. Registriamo il tempo che intercorre dal momento in cui stacchiamo il cavo di alimentazione con batteria al 100% al momento in cui il notebook si spegne con batteria al 5%.
- Load : lasciamo attivo in loop il PCMark Vantage per simulare un utilizzo misto e continuo del sistema. Registriamo il tempo che intercorre dal momento in cui stacchiamo il cavo di alimentazione con batteria al 100% al momento in cui il notebook si spegne con batteria al 5%.
- Video : avviamo il playback in loop con Quicktime (questo ci permette di effettuare anche confronti diretti con i modelli Apple) del trailer di Avatar simulando una situazione nella quale l’utente utilizza il notebook in viaggio per guardare un film. Registriamo il tempo che intercorre dal momento in cui stacchiamo il cavo di alimentazione con batteria al 100% al momento in cui il notebook si spegne con batteria al 5%.
Autonomia in idle (minuti)
Nonostante le dimensioni dello schermo, l’autonomia del portatile Acer Aspire Ethos è davvero ottimo con un valore prossimo alle 5 ore quando lasciato in stand by (il monitor resta acceso così come la connessione Wi-Fi). Rispetto all’ASUS N53SV o agli altri modelli Sandy Bridge di nuova generazione, il notebook in oggetto si garantisce un vantaggio di circa un’ora.
Autonomia con massimo carico di lavoro
Anche imponendo un elevato carico di lavoro, il portatile top di gamma di casa Acer riesce a restare acceso per più tempo rispetto a modelli dotati della stessa piattaforma ma con un display da 15 pollici. Solo modelli ultra-portatili riescono a fare di meglio. Per valutare la qualità del pannello LCD ci serviamo di un certo numero di test e strumenti. In ogni caso i test vengono effettuati impostando i parametri del monitor (solitamente luminosità e contrasto) secondo i valori di fabbrica, pulendolo perfettamente da polvere o altre tracce di sporco e lasciandolo pre-riscaldare per almeno mezz’ora.
- Gamut (insieme di colori che il pannello è in grado di riprodurre): utilizziamo il colorimetro Spyder 3 Elite di Datacolor per verificare quanto la gamma di colori riprodotta dal monitor del notebook sia compatibile con la gamma di colori che ci si aspetta da un dispositivo RGB.
- Uniformità : utilizziamo il colorimetro Spyder 3 Elite anche per verificare l’uniformità della retroilluminazione dello schermo. Effettuiamo le misure in 9 punti suddividendo il pannello secondo una griglia 3×3 a valori di IRE pari al 100% (bianco) ed al 50% (grigio).
- Rapporto di contrasto : sempre lo stesso colorimetro ci permette di valutare il rapporto di contrasto effettivo considerando appunto il rapporto fra una immagine con luminanza al 100% ed una con luminanza allo 0%. Le misurazioni vengono effettuate variando la luminosità del display dal minimo al massimo consentiti dalle regolazioni.
- Difetti visivi : in questo caso utilizziamo la suite di immagini di test disponibili sul sito web Lagom.nl :
- Livello di nero : misura la profondità del nero grazie all’utilizzo di un’immagine con sfondo nero sulla quale sono disegnati blocchi con tonalità molto vicine al nero. Nei pannelli migliori si riescono a distinguere tutte le tonalità.
- Saturazione del bianco : misura la capacità del pannello di distinguere fra diverse tonalità di bianco. In questo caso ci troviamo di fronte ad uno sfondo bianco puro sul quale sono disegnate delle figure con tonalità molto vicine al bianco.
- Contrasto : una serie di barre di diverso colore composte da blocchi di tonalità via via crescente mettono a dura prova il pannello. Solo quelli di qualità elevata riescono a distinguere perfettamente ogni blocco dall’altro.
- Pixel walking : in taluni casi i display LCD presentano problemi con particolari pattern di immagini. Una raccolta di quelli più problematici permette di capire se, anche il modello in prova è sensibile a questo fenomeno indicato come pixel walking ovvero pixel che sembrano muoversi anche se sullo schermo è visualizzata una immagine statica
- Angolo visivo : in questo caso utilizziamo sia immagini di test facenti parte della suite Lagom.nl che un nostro sistema di prova che consiste nello scattare 5 foto con angolazioni di 45 gradi in verticale ed orizzontale quando sullo schermo è visualizzata una particolare immagine di test.
- Gradiente : una speciale immagine di test con sfumatura continua dal bianco al nero permette di valutare la risposta del pannello e del controller che lo gestisce. Nel momento in cui dovessero esserci dei problemi, la sfumatura è visualizzata come un insieme di bande invece che come una barra di con un incremento continuo delle gradazioni di grigio. Un difetto del genere appare evidente soprattutto con display che dichiarano un certo numero di bit per la profondità di colore ma poi realmente ne contano un numero inferiore.
Gamut
La curva di Gamut per questo display è quasi vicina all’ottimo: le tonalità blu e verdi sono ben rappresentate mentre qualche difetto lo rileviamo sui rossi che tendono ad essere un po’ più freddi e sbiaditi rispetto alla rappresentazione naturale.
Uniformità della retroilluminazione: IRE 100%
Uniformità della retroilluminazione: IRE 50%
L’uniformità della retroilluminazione, pur non essendo perfetta ed evidenziando una maggiore intensità nella parte in basso a sinistra con valori minimi esattamente dalla parte opposta, rientra tutto sommato in un range di variabilità abbastanza ristretto che nel peggiore dei casi raggiunge il 25%. Con altri display ci siamo trovati spesso a raccontare di variabilità dal 30 al 40 percento.
Rapporto di contrasto effettivo
Il rapporto di contrasto misurato dai nostri strumenti è ben lungi dall’essere ottimale. Come possiamo notare il valore si ferma sui 90:1 circa. La causa è da ricercare sia in un valore di luminosità non eccezionale (numeratore del rapporto) che in neri non così profondi (denominatore del rapporto). Ottimo il valore della temperatura colore.
Andamento della curva gamma
La curva gamma misurata è quasi perfetta: il nostro strumento riporta un valore di 2,1 a fronte di uno ideale pari a 2,2 e così anche per l’andamento della curva stessa.
Riflettività con monitor acceso
Riflettività con monitor spento
Anche se si tratta di un pannello con trattamento lucido, l’effetto di riflessione non è così marcato. A nostro avviso siamo a metà strada fra un pannello lucido tradizionale ed uno opaco.
L’angolo visivo, croce e delizia di ogni monitor per notebook, è in questo caso non così limitante. In senso orizzontale la visione è decisamente ampia mentre in senso verticale rimane su livelli solo accettabili (spesso abbiamo definito l’angolo di visione verticale dei display per notebook insufficienti se non scarsi). Come avevamo già anticipato, il trackpad del notebook Acer Aspire Ethos può essere facilmente rimosso per utilizzarlo come telecomando.
Il trackpad può essere usato anche a distanza
Oltre a permettere di muovere il puntatore, un tasto in alto a destra attiva due modalità di visualizzazione che possono essere utilizzate per avviare Acer Clear.Fi ed attivare la modalità video o quella musica, oltre che regolare il volume, avviare la riproduzione e passare da un brano all’altro.
Il trackpad funziona anche come telecomando con tasti touch
La gestione di tutti i contenuti multimediali è lasciata alla suite Acer Clear.Fi che si presenta come un software Media Center in grado di aiutare l’utente nella ricerca, catalogazione e fruizione di foto, video e musica.
Acer Clear.Fi
Acer fornisce l’interfaccia per la gestione dei contenuti multimediali anche in modalità Instant On . Questo significa che a computer spento, cliccando il tasto centrale fra quelli in alto a sinistra, sarà avviato un apposito sistema operativo in circa 3 secondi dal quale sarà possibile godere di film, musica e foto.
Acer Arcade Instant On
Anche se il portatile Acer in test dispone di una uscita HDMI per il collegamento ad uno schermo TV in alta definizione, le dimensioni del pannello ne fanno un candidato ideale anche per la visione diretta di film e foto. Questo implica anche la necessità di un buon comparto audio a supporto di quello video: Acer ha integrato, a tal proposito un sistema di speaker con subwoofer che offre una qualità interessante ma soprattutto una buona spazialità ed una decente risposta agli alti e ai medi (sempre considerando che abbiamo a che fare con un notebook).
Il subwoofer posizionato nella parte sottostante
Un mostro nelle prestazioni con tanta qualità, uno schermo non solo grande ma anche dalle caratteristiche elevate ed estetica eccezionale, curata in ogni dettaglio. Questa è la carta di identità del portatile Acer Aspire Ethos, in particolare del modello 8951G appena testato. Il prezzo di circa 1600 Euro non è certamente popolare ma commisurato all’offerta.
Queste le nostre osservazioni riassunte in una singola pagina.
Design
L’Acer Aspire Ethos 8951G ha un design elegante ripreso quasi totalmente dai modelli di passata generazione. Le differenze riguardano esclusivamente la conformazione del pannello interno, che integra un differente modulo audio ed un touchpad removibile, e la colorazione che, da grigio argento, passa ad un’elegante tonalità di nero satinato. L’assemblaggio è preciso: tutte le plastiche e le parti in alluminio risultano essere perfettamente allineate e non sono presenti sbavature ai bordi.
Dimensioni
Le dimensioni sono decisamente da gigante, atte ad ospitare l’immenso pannello da 18,3 pollici di diagonale visiva. Gli ingombri sono leggermente superiori a quelli di una macchina con schermo da 17 pollici (44x29cm), mentre lo spessore è definitivamente in linea con quello dei modelli più leggeri da 15,6 pollici (38 centimetri). Il prodotto è pesante: si raggiungono i 4kg senza considerare il caricabatterie, rendendolo non idoneo all’uso portatile vero e proprio.
Performances
Dal secondo processore Core i7 notebook più veloce in assoluto non potevamo che aspettarci prestazioni al top della gamma, specie in considerazione dell’elevato quantitativo di memoria (16GB) e della veloce GPU GeForce GT555M. Nei test sintetici si raggiungono, quasi sempre, valori da primo della classe, mentre la corsa è leggermente frenata in quelli reali o che impiegano più sottosistemi per via di un comparto dischi non proprio veloce (due unità da 5.400 giri al minuto). Nulla da ridire in modalità gaming, anche se è difficile raggiungere le doti corsaiole di prodotti basati su VGA come NVIDIA GeForce GTX 460M-560M o Mobility Radeon HD 5870-6870.
Memoria
Il quantitativo di memoria installato nel sistema è pari a 16 gigabytes DDR3 su quattro moduli configurati in modalità dual channel. Grazie anche a latenze accettabili (pari a 9-9-9-24) il portatile raggiunge una banda massima nelle operazioni sugli interi ed in virgola mobile di ben 17,6 GB/s, che tampona adeguatamente le necessità della CPU e della scheda video, oltre a sopperire alla relativa lentezza del comparto dischi. I 16 gigabytes rappresentano, inoltre, il limite di espandibilità di questo prodotto.
Connettività ed espandibilità
La macchina è dotata di tre porte USB 2.0 e di una porta USB 3.0, una connessione Lan RJ-45 Gigabit, una scheda di rete Wi-Fi su modulo mini PCI-Express con supporto agli standard b/g/n, modulo Bluetooth 2.0, HDMI con audio e VGA D-Sub 15 pin. Le baie disco sono due ma già entrambe occupate: l’utente che volesse effettuare un upgrade potrebbe decidere di utilizzare un disco SSD per software e sistema operativo ed un HDD per i dati. Inoltre il portatile mette a disposizione una porta mini PCI Express per l’aggiunta di una qualunque altra scheda di espansione.
Mobilità e autonomia
L’enorme batteria da 8 celle da 5400mAh garantisce una buona autonomia operativa che, nei casi migliori, arriva a toccare le cinque ore, ed in quelli più estremi si ferma a poco meno di due ore. Si tratta di valori molto interessanti data “la stazza” del portatile e le prestazioni mostrate. Una ricarica completa avviene in circa 4 ore e mezza.
Display
Eccellente. Buona la qualità mentre risoluzione e dimensioni sono ottimali per la visualizzazione di molti contenuti, barre laterali e più applicazioni contemporaneamente. La rappresentazione dei colori è molto vicina all’ optimus decente è l’angolo di visione così come ci riteniamo soddisfatti dalla distribuzione della retroilluminazione.
Comfort
La tastiera è decisamente molto comoda, tanto che la digitazione parte subito bene anche senza doverci fare l’abitudine. Il trackpad risulta abbastanza sensibile anche se, data la risoluzione, difficilmente il suo uso risulta comodo Le grosse dimensioni aiutano molto anche nella dissipazione
Costo
Non si tratta di un computer portatile per tutte le tasche, ma riteniamo che il prezzo di vendita sia adeguato all’offerta.
A cura di Dino Fratelli e Marino Berrè >>