Washington (USA) – Si annuncia un inverno di fuoco nella capitale americana: le due associazioni per diritti civili e privacy ACLU ed EPIC hanno infatti annunciato un ricorso giudiziario contro le normative della FCC che aprono le porte all’intercettazione federale delle comunicazioni elettroniche.
Come si ricorderà, lo scorso agosto la Federal Communications Commission aveva approvato un regolamento che da subito fornisce all’FBI nuovi strumenti di monitoraggio delle comunicazioni su internet e che prevede entro il 30 settembre del 2001 la creazione di “internet wiretaps”, ovvero sistemi di controllo più “stringenti” e sistematici.
Secondo le due associazioni, che si sono rivolte ad un tribunale di Washington, le norme mettono in serio pericolo la privacy degli utenti e la libertà di espressione legata alla libertà nella comunicazione elettronica. Due elementi sui quali l’FCC sembra aver “glissato” pur di offrire alla polizia federale gli strumenti per aggredire la criminalità “che sfrutta la rete per organizzarsi”.
Le due associazoni ritengono che sia stato violato il Quarto emendamento alla Costituzione americana, quello che proibisce esplicitamente “indagini approfondite e sequestri che non abbiano un valido fondamento”. “L’FBI, ha detto EPIC, sta cercando di ottenere capacità di sorveglianza che vanno ben oltre il potere che la legge ha riconosciuto in passato alla polizia”.