Istituita nei mesi scorsi, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) vedrà Nuncia Ciardi impegnata nel ruolo di vice direttore generale. La nomina è stata ufficializzata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente del Consiglio. Affiancherà il direttore Roberto Baldoni in carica dall’inizio di agosto.
Nunzia Ciardi nell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale
Già dirigente superiore della Polizia di Stato e direttore del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha alle spalle anni di esperienza nell’attività di contrasto al crimine informatico e finanziario, nonché alle pratiche illecite riconducibili a cyberterrorismo e pedopornografia online. In rappresentanza dell’Italia, partecipa anche alla European Union Cybercrime Taskforce di Interpol.
Quello affidatole è un compito tutt’altro che semplice, avendo a che fare con il costante emergere di minacce nuove ed evolute, legate tra le altre cose all’impiego di ransomware per mettere sotto scacco non solo i dati e le infrastrutture delle aziende, ma come abbiamo visto in più occasioni anche quelle di enti e istituzioni, senza dimenticare la necessità di far fronte ai pericoli legati al contesto pandemico che prendono corpo tra forum e chat, come di recente ha dimostrato l’azione attuata nei confronti del gruppo Guerrieri di Telegram.
Chiudiamo riprendendo gli obiettivi dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale:
- sviluppare capacità nazionali di prevenzione, monitoraggio, rilevamento e mitigazione per far fronte agli incidenti di sicurezza informatica e agli attacchi informatici, anche attraverso il Computer Security Incident Response Team (CSIRT) italiano;
- contribuire all’innalzamento della sicurezza dei sistemi di Information and Communications Technology (ICT) dei soggetti inclusi nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, delle pubbliche amministrazioni, degli operatori di servizi essenziali (OSE) e dei fornitori di servizi digitali (FSD);
- supportare lo sviluppo di competenze industriali, tecnologiche e scientifiche, promuovendo progetti per l’innovazione e lo sviluppo e mirando a stimolare nel contempo la crescita di una solida forza di lavoro nazionale nel campo della cybersecurity in un’ottica di autonomia strategica nazionale nel settore;
- assumere le funzioni di interlocutore unico nazionale per i soggetti pubblici e privati in materia di misure di sicurezza e attività ispettive negli ambiti del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS), e della sicurezza delle reti di comunicazione elettronica;
- partecipare alle esercitazioni nazionali e internazionali che riguardano la simulazione di eventi di natura cibernetica al fine di innalzare la resilienza del Paese.