Il Competition Appeal Tribunal (CAT) del Regno Unito ha confermato la decisione della Competition and Markets Authority (CMA). Meta deve vendere Giphy perché l’acquisizione può ostacolare la concorrenza e limitare la competizione nel mercato della pubblicità digitale. Il tribunale ha dato ragione all’azienda di Menlo Park solo su un punto, ma al momento non è noto se ciò avrà conseguenze sull’intera decisione.
Meta-Giphy: acquisizione bocciata
Meta (all’epoca si chiamava ancora Facebook) ha acquisito Giphy a maggio 2020. Circa un mese dopo, l’autorità antitrust del Regno Unito ha avviato un’indagine per accertare se l’operazione potesse avere un impatto negativo sul mercato del display advertising e incrementare la posizione dominante di Meta nel mercato dei social media. Dopo un lunga procedura, la CMA ha stabilito che Meta deve vendere Giphy.
L’azienda di Menlo Park aveva presentato appello a dicembre e ora il tribunale ha rigettato cinque dei sei motivi di impugnazione, confermando la decisione della CMA. L’acquisizione può danneggiare la concorrenza e limitare l’innovazione. Giphy offre una nuova forma di advertising attraverso le GIF animate che possono essere pubblicate sui social media, il cui mercato è dominato da Meta con Facebook, Instagram e WhatsApp.
Il punto a favore di Meta, accolto dal tribunale, riguarda il trattamento di alcune informazioni confidenziali di terze parti. La CMA non ha informato Meta dell’acquisizione di Gfycat da parte del rivale Snap fino ad agosto 2021. Il tribunale deciderà come rimediare a questo errore nelle prossime settimane. Secondo la Reuters, il CAT potrebbe anche annullare l’intera decisione e chiedere alla CMA di ripetere l’indagine.