La CMA (Competition and Markets Authority) del Regno Unito ha inflitto a Facebook una multa di 50,5 milioni di sterline per non aver fornito tutte le informazioni richieste in merito all’acquisizione di Giphy annunciata a giugno 2020. All’inizio di settembre, l’azienda di Menlo Park aveva respinto le accuse dell’autorità antitrust, dichiarato che l’operazione è perfettamente legale.
Facebook non collabora: multa dall’antitrust
L’acquisizione di Giphy da parte di Facebook deve essere approvata dalle varie autorità antitrust, tra cui quella del Regno Unito. Dopo aver avviato l’indagine preliminare (fase 1), la CMA ha sospeso il completamento dell’operazione per verificare l’esistenza di eventuali ostacoli alla concorrenza. Facebook ha successivamente presentato appello, ottenendo due sconfitte in altrettanti tribunali. Dato che l’azienda di Menlo Park non ha fornito possibili soluzioni per i problemi individuati, la CMA ha avviato un’indagine approfondita (fase 2) all’inizio di aprile.
Nonostante le ripetute richieste da parte dell’autorità, Facebook ha deliberatamente ostacolato l’indagine, in quanto non ha fornito tutte le informazioni. Per questo motivo dovrà pagare una multa di 50 milioni di sterline. A questa somma si aggiungono altre 500.000 sterline per non aver comunicato alla CMA il cambio di due Chief Compliance Officer. Finora la massima sanzione inflitta per simili casi era di 325.000 sterline.
Un portavoce di Facebook ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Siamo fortemente in disaccordo con la decisione ingiusta della CMA di punire Facebook. Esamineremo la decisione della CMA e prenderemo in considerazione le nostre opzioni.
L’indagine proseguirà regolarmente nelle prossime settimane. Al momento la data fissata per la decisione finale è il 1 dicembre 2021. Se la CMA non approverà l’acquisizione, Facebook dovrà vendere Giphy.