Elon Musk avrebbe intenzionalmente attuato una strategia per ridurre il valore delle azioni di Twitter ed eventualmente chiedere la rinegoziazione dei termini dell’accordo di acquisizione. Queste sono alcune delle accuse mosse da un investitore che ha citato in giudizio il CEO di Tesla e SpaceX presso un tribunale della California. Sul comportamento di Musk era già stata avviata un’indagine dalla SEC (Securities and Exchange Commission).
Musk ha manipolato le azioni di Twitter
Nella denuncia viene riassunta la condotta di Elon Musk a partire dal giorno in cui ha acquistato il 9,2% delle azioni. La prima accusa riguarda proprio quest’ultima operazione finanziaria, sulla quale indaga anche la SEC. Musk ha rivelato il suo investimento con 11 giorni di ritardo, ottenendo un risparmio di 143 milioni di dollari. L’azionista ritiene inoltre che Musk ha cercato di manipolare il mercato attraverso le sue esternazioni su Twitter.
In diverse occasioni ha evidenziato che la percentuale di account fasulli (o spam bot) è superiore a quella dichiarata da Twitter (meno del 5%), minacciando di interrompere la transazione finché non verranno comunicati i dati esatti. Secondo l’azionista, Musk vuole rinunciare all’accordo o almeno ottenere uno “sconto” rispetto ai 54,20 dollari per azione promessi. Questa condotta sarebbe vietata dal California Corporations Code, quindi gli azionisti dovrebbero essere risarciti per il danno subito.
L’azionista che ha denunciato Musk sottolinea infine che le condizioni dell’accordo non permettono di bloccare l’operazione solo a causa del numero di account fasulli. Quando è stata resa pubblica l’acquisizione, il valore delle azioni di Twitter era 51,70 dollari. Oggi è 39,52 dollari.