35 sterline sono parse al manager IT Andrew Chapman un prezzo ragionevole da pagare per aggiudicarsi su eBay un server usato. Il tempo di collegare qualche cavo, il tempo di accendere la macchina, e Chapman si è trovato di fronte ad una miriade di informazioni personali relative ai suoi concittadini.
Si trattava di nomi, codici e password, numeri di conto e numeri di telefono di oltre un milione di utenti di American Express, di Natwest e della Royal Bank of Scotland. Si trattava del contenuto di un server che faceva parte del parco macchine di Mail Source, divisione di Graphic Data, azienda che si occupa di gestire i database per conto di terzi. Inutilizzato dall’azienda, il server era stato incautamente venduto su eBay.
Chapman ha denunciato l’accaduto e ha messo in moto indagini e reazioni. Mail Source si è mossa per giustificare il dipendente che ha venduto il server senza preoccuparsi di rimuovere i dati archiviati e ha parlato di un errore commesso in buona fede.
Ma un’altra macchina sembra mancare all’appello: Royal Bank of Scotland e Natwest hanno rassicurato i propri utenti dichiarando di essere intenzionate a trattare la questione con la massima urgenza. Collaboreranno alle indagini per ricostruire le dinamiche della vendita e per rintracciare il secondo computer prima che possa alimentare furti di identità. ( G.B. )