La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha denunciato Elon Musk per non aver rispettato il mandato di comparizione chiesto a maggio 2023. Il proprietario di SpaceX e Tesla doveva fornire una testimonianza sull’acquisto delle azioni di Twitter effettuato prima di acquisire l’azienda californiana. L’avvocato Alex Spiro ha dichiarato che la testimonianza non è necessaria.
Musk deve presentarsi in tribunale
Come è noto, Musk aveva acquistato il 9,2% delle azioni di Twitter il 14 marzo 2022. In base alle leggi statunitensi, quando viene superata la soglia del 5% per un’azienda quotata in Borsa è obbligatorio informare la SEC entro 10 giorni. La comunicazione è stata invece inviata il 4 aprile. A quel punto la Commissione ha avviato un’indagine.
Come scrive Bloomberg, Musk ha inviato centinaia di documenti e testimoniato due volte in videoconferenza nel mese di luglio 2022. In seguito alla ricezione di altri documenti da terze parti, la SEC ha chiesto a Musk una nuova testimonianza presso l’ufficio di San Francisco. La data concordata (15 settembre 2023) non è stata rispettata.
Lo staff legale ha comunicato alla SEC che Musk non avrebbe testimoniato né a Fort Worth in Texas (quindi vicino alla sua residenza), né in qualsiasi altra data (la Commissione aveva proposto date ad ottobre e novembre 2023). La SEC ha quindi denunciato Musk al tribunale di San Francisco, chiedendo al giudice un ordine per imporre il rispetto del mandato di comparizione.
L’avvocato Alex Spiro ha dichiarato che la SEC ha già interrogato più volte Musk sull’argomento. L’acquisto delle azioni di Twitter prima dell’acquisizione potrebbe essere considerato insider trading, manipolazione del mercato e violazione della corretta informativa al mercato.