Acrobat mette una croce sui bug

Acrobat mette una croce sui bug

La versione X del software dedicato ai PDF non consentirà operazioni illegittime. Ma, allo stesso tempo, sarà aperta all'integrazione nei flussi di lavoro sul Web
La versione X del software dedicato ai PDF non consentirà operazioni illegittime. Ma, allo stesso tempo, sarà aperta all'integrazione nei flussi di lavoro sul Web

Adobe prova a vincere il braccio di ferro tra Acrobat e le vulnerabilità, diventato un vero e proprio tormentone aziendale. La versione X, disponibile dal mese prossimo, sfrutterà l’annunciato principio della “sandbox” blindata per proteggere il computer dai malware. Di contro, la suite dedicata all’ editing supporterà la condivisione dei documenti via SharePoint, i PDF pieni di contenuti interattivi (email, fogli di calcolo, Flash, video…) e offrirà un accesso diretto ai servizi di storage online su Acrobat.com.

Come noto, la soluzione al problema sicurezza scelta da Abobe, studiata insieme a Microsoft, passa attraverso l’isolamento totale dei processi di Acrobat e Reader, che non dovranno mai spartire più del dovuto con il sistema operativo. Il nuovo filtro contenuto in Acrobat X non dovrebbe infatti consentire operazioni “illegittime”, potenzialmente pericolose.

Oltre ad includere la protezione sandbox, la nuova release del Reader si presenterà anche con una interfaccia utente semplificata che consentirà di immettere commenti sotto forma di Note adesive (i classici post-it). L’accesso ai documenti PDF verrà migliorato sui browser web ed esteso alle piattaforme mobile come Android, Windows Phone 7 e Blackberry Tablet. Google Chrome e iOS Apple non appaiono ancora nella lista dei benvenuti.

La suite Acrobat X Pro, già in pre-ordine su Adobe.com, sarà disponibile a partire fine novembre al prezzo di 299 euro (139 euro per l’upgrade). L’aggiornamento del semplice lettore di PDF, dalla versione 9.4 alla 10, sarà disponibile nello stesso periodo e rimarrà come sempre gratuito.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
18 ott 2010
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