Una pietra tombale sul famigerato Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA) per la tutela globale della proprietà intellettuale e industriale, che non verrà mai ratificato in Europa. La Commissione Europea ha deciso di ritirare la proposta di passaggio del trattato anti-contraffazione sotto la lente della Corte di Giustizia nel Vecchio Continente .
Nello scorso luglio, il Parlamento d’Europa sfruttava i poteri garantiti dal Trattato di Lisbona per bocciare la trasformazione in legge di ACTA, già nel mirino degli attivisti e dei netizen in 27 paesi dell’Unione. Il commissario Karel De Gucht aveva però invocato a gran voce l’intervento della Corte di Giustizia per rivedere lo status di legalità del trattato anti-contraffazione .
La proposta di De Gucht è stata ora scartata dalla Commissione di Bruxelles, che ha dunque rimosso il testo di ACTA dal tavolo dei massimi giudici europei.
È ora rimasto il Giappone tra i pochissimi paesi – insieme agli States – favorevoli alle previsioni per la lotta alla pirateria e alla distribuzione di beni contraffatti. Le autorità del Sol Levante hanno ratificato il trattato agli inizi dello scorso settembre. ( M.V. )