Otto paesi del mondo per altrettante firme, recentemente apposte al testo del famigerato Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA). Il trattato globale anti-contraffazione procederà spedito verso l’estate del 2013, alla ricerca di nuovi consensi in tutto il mondo .
Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del Sud . Sono queste le prime nazioni firmatarie di ACTA, riunitesi in terra nipponica alla prima cerimonia di ratificazione del trattato segreto che tanto ha fatto discutere gli attivisti per i diritti digitali.
In particolare i vertici di Public Knowledge , che hanno nuovamente sottolineato come l’attuale versione di ACTA costituisca un significativo passo in avanti rispetto alle precedenti. Ad esempio, sono state eliminate le iniziali intenzioni di criminalizzare tutti quegli utenti colti a violare online il copyright .
I governi di Messico e Svizzera hanno partecipato alla cerimonia senza firmare il testo di ACTA. Rimane tuttavia un “forte supporto” al trattato, garantito anche dalle autorità del Vecchio Continente. I vertici dell’Unione Europea sono attualmente in una fase di studio e valutazione, in particolare sull’effettiva compatibilità tra le previsioni del trattato e le leggi comunitarie .
Mauro Vecchio