Sul palco dell’evento I/O 2019 andato in scena nei mesi scorsi, bigG ha riservato spazio anche al tema dell’accessibilità. Torna oggi a parlarne annunciando l’iniziativa Action Blocks che trae ispirazione da un progetto Made in Italy, messo in campo da un dipendente nostrano del gruppo di Mountain View.
Action Blocks: l’IA di Google e l’accessibilità
Lorenzo Caggioni e i suoi colleghi hanno ideato un dispositivo chiamato DIVA, ben descritto nel filmato di seguito, per consentire al fratello Giovanni, legalmente cieco e con sindrome di down, di ascoltare la propria musica preferita ordinandolo all’IA dell’Assistente Google anche se impossibilitato a utilizzare i comandi vocali. È formato essenzialmente da un pulsante, programmato per avviare la riproduzione delle canzoni non appena premuto.
Action Blocks si basa sullo stesso principio, offrendo ai 630 milioni di persone con una disabilità cognitiva presenti nel mondo la possibilità di interagire con l’assistente virtuale su smartphone e tablet Android.
Interviene a livello di interfaccia, aggiungendo alla homescreen del dispositivo un pulsante personalizzabile (virtuale, ma come quello di DIVA) attraverso il quale eseguire una specifica azione attraverso l’Assistente Google. La fotografia di un contatto può ad esempio inoltrare direttamente una telefonata verso quella persona, la locandina di un film avviare la riproduzione di un contenuto in streaming, l’immagine di una lampadina accendere o spegnere le luci in casa e così via.
La natura custom del progetto è il suo punto di forza, permettendo di configurare il tasto affinché risponda a una specifica esigenza. Chi desidera partecipare all’iniziativa, al momento in fase di test, può compilare un apposito form messo online da bigG. Va precisato che purtroppo, pur avendo come detto ispirazione nostrana, il raggio d’azione di Action Blocks è al momento limitato agli USA.