La startup Adapteva continua a lavorare per aggiungere cavalli al motore di smartphone e tablet. Nei laboratori della piccola azienda del Massachusetts sta ora prendendo forma Epiphany IV , un coprocessore mobile a 64 core dedicato ai system-on-a-chip di domani.
L’idea è quella di utilizzare il nuovo Epiphany soltanto per funzioni multimediali che richiedano giganteschi calcoli matematici ed esagerate analisi di dati: applicazioni come il riconoscimento vocale e facciale. Tutti questi core “specializzati” verranno quindi messi a sostegno della CPU tradizionale e non potranno essere utilizzati in ambito general purpose.
Stando ai dati forniti, la quarta versione di Epiphany è in grado di masticare circa 70 gigaFLOPS. Una cifra piuttosto impressionante per il settore mobile, se si considera che l’attuale dual core A5 montato nell’iPad può gestirne 1,5, e che il coprocessore utilizza soltanto un watt per lavorare.
L’ambizioso chip Adapteva, realizzato con processo produttivo a 28 nanometri, dovrebbe arrivare al traguardo nei primi mesi del prossimo anno. Ma il lavoro della società si focalizza sulla progettazione di un prototipo che altri possono acquisire su licenza e introdurre sul mercato. I clienti che desiderano tastare con mano la tecnologia in questione possono intanto provare i sample dell’attuale Epiphany III, piattaforma con 16 core.
Roberto Pulito