Si è spento venerdì 1 aprile Edoardo Fiorentino, “padre illuminato e visionario” della prima azienda privata italiana a lanciare servizi di TLC in concorrenza con il Concessionario Unico.
Il ricordo di Fiorentino è quello dell’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP):
È il 1985 quando il 52enne Fiorentino, ingegnere chimico, decide di rientrare in Italia dopo sei anni trascorsi negli Stati Uniti alla guida di Ansaldo USA con l’audace progetto di porsi in posizione concorrenziale rispetto all’allora Concessionario Unico per le telecomunicazioni. Nasce così Comm2000, che in aperta sfida al monopolio di Stato, stringe alleanze con multinazionali, spedizionieri, armatori, banche e tour operator, costruendo una capillare rete di agenti in tutto il Paese. Sono gli anni del crollo del muro di Berlino e della posa del primo cavo transoceanico in fibra ottica quando Fiorentino entra di diritto nel mercato dei servizi di rete insieme al figlio Marco, appassionato di telecomunicazioni e fermamente convinto, come il padre del resto, che il matrimonio fra computer e TLC avrebbe un giorno portato ad uno strumento di comunicazione di massa bidirezionale anziché monodirezionale (come televisione, radio e stampa).
Da quel momento la storia di Comm2000 è in costante ascesa: mentre Internet decolla, nel 1999 è il primo operatore alternativo ad offrire servizi ADSL in Italia, e probabilmente anche il primo al mondo a proporre servizi di messaggistica integrata; ed è da poco iniziato il nuovo millennio quando, secondo ISP business to business italiano, Comm2000 viene acquistata dal colosso olandese KPNQwest, per tornare in mani italiane già nel 2003, sotto la guida dello stesso Marco Fiorentino.
Giovanni Zorzoni, attuale Presidente AIIP, lo ricorda così:
Perdiamo un grande imprenditore, un autentico pioniere del territorio e delle comunicazioni elettroniche libere, lungimirante quanto generoso nel condividere le proprie esperienze con chi, come me e come molti altri, ha voluto seguire i suoi passi.