Addio privacy? Il browser di Perplexity traccerà ogni attività online

Addio privacy? Il browser di Perplexity traccerà ogni attività online

Il CEO di Perplexity ha annunciato che il browser traccerà ogni attività online degli utenti, per vendere pubblicità iper-personalizzate.
Addio privacy? Il browser di Perplexity traccerà ogni attività online
Il CEO di Perplexity ha annunciato che il browser traccerà ogni attività online degli utenti, per vendere pubblicità iper-personalizzate.

Perplexity non si accontenta di competere con Google, vuole essere Google. E per farlo, è disposta a spiare tutte le nostre attività online. Ad annunciarlo è stato lo stesso CEO Aravind Srinivas.

Il piano di Perplexity è tanto semplice quanto inquietante: lanciare un browser tutto suo, chiamato Comet, con un unico scopo: raccogliere dati su tutto ciò che facciamo online, anche al di fuori della sua app. Perché? Ma per vendere pubblicità iper-personalizzate, ovviamente!

Il browser di Perplexity Comet traccerà gli utenti per vendere pubblicità

Srinivas l’ha detto chiaro e tondo: gli utenti usano Perplexity soprattutto per lavoro. Non emergono quindi dettagli personali, abitudini o interessi quotidiani. E questo non basta per costruire un profilo accurato e offrire pubblicità su misura. No, Perplexity vuole sapere cosa compriamo, dove andiamo in vacanza, quali ristoranti frequentiamo, ecc.

Srinivas è convinto che agli utenti di Comet non dispiacerà essere spiati h24. Perché in cambio riceveranno annunci più pertinenti, magari proprio nel feed “Discover” del browser… Certo, Perplexity non ha inventato nulla di nuovo. Dopotutto, è così che Google è diventato un colosso da 2 trilioni di dollari di capitalizzazione: spiando gli utenti in ogni angolo del web grazie al suo browser e al suo sistema operativo mobile. E Perplexity non vuole essere da meno: ha già stretto una partnership con Motorola per pre-installare la sua app sui Razr e renderla accessibile tramite Moto AI.

Se proprio dobbiamo dirla tutta, Google non è l’unica a spiare gli utenti per vendere pubblicità. I Pixel di Meta tracciano i dati anche di chi non ha un account Facebook o Instagram. Ed Apple, nonostante le sue pose da paladina della privacy, traccia di default la posizione degli utenti in alcune app per vendere spazi pubblicitari.

Il CEO di Perplexity invece, ha dichiarato apertamente le sue intenzioni di monetizzare attraverso il tracciamento e la pubblicità. Questa franchezza stride con il clima attuale. Gli utenti, ormai educati da anni di scandali sulla privacy, hanno sviluppato un istinto di diffidenza verso le big tech. La disinvoltura con cui Perplexity annuncia il suo modello di business appare quindi quasi provocatoria.

Il tempismo rende la situazione ancora più paradossale. Proprio mentre Google si difende in tribunale dalle accuse del Dipartimento di Giustizia americano per presunti comportamenti monopolistici nel mercato delle ricerche e della pubblicità digitale, un aspirante concorrente dichiara di voler seguire un percorso simile…

Tutti vogliono mettere le mani su Chrome

L’ironia della sorte vuole che sia OpenAI che Perplexity si siano dette pronte a comprare Chrome, se Google fosse costretta a venderlo. Chissà perché, ma l’idea di cedere il proprio browser a un’azienda che non vede l’ora di spiare ogni nostra mossa online non sembra proprio il massimo della vita.

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Pubblicato il
26 apr 2025
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