A partire da gennaio 2023, tutte le estensioni per Chrome non compatibili con Manifest V3 cesseranno di funzionare. Tra gli add-on più penalizzati ci sono quelli che bloccano i cookie traccianti e i banner più fastidiosi. AdGuard ha ora annunciato la prima versione dell’estensione che supporta le nuove API, ma ci sono alcune limitazioni rispetto alla versione basata su Manifest V2.
Manifest V3 e limiti delle regole
Google afferma che le API del Manifest V3 garantiranno una maggiore sicurezza perché le estensioni per Chrome non potranno più accedere ai dati degli utenti. Da gennaio 2022, il Chrome Web Store non accetta più add-on basate su Manifest V2. A partire da gennaio 2023 non funzioneranno più nemmeno quelle distribuite e installate in precedenza. AdGuard ha avviato lo sviluppo della nuova versione a metà 2021, incontrando diversi “ostacoli” dovuti alle limitazione imposte dalle API di Google (la novità non riguarda le versioni per Windows, macOS e Android).
Tutti gli ad-blocker utilizzano regole di filtraggio per bloccare banner pubblicitari e tracker. Manifest V3 riduce drasticamente il numero massimo di regole statiche e dinamiche. Chrome consente fino a 30.000 regole statiche per estensione e un totale di 330.000 regole statiche per tutte le estensioni installate. Può capitare quindi che una singola estensione superi il limite delle 30.000 regole. Se questo accade, AdGuard mostrerà un avviso, mantenendo attivo solo le regole base o, nel caso peggiore, disattivando completamente il filtraggio.
Il Manifest V3 impone inoltre un limite massimo di 5.000 regole dinamiche (quelle aggiunge dall’utente). Se questa soglia viene superata, AdGuard considererà solo le prime 5.000 regole. Nonostante questi vincoli, l’estensione (disponibile sul Chrome Web Store) blocca tracker, banner, social widget e inserzioni delle piattaforme di streaming video. Il codice sorgente di AdGuard MV3 è stato pubblicato su GitHub.