San Jose (USA) – Entro la fine dell’anno Adobe pubblicherà sul canale open source ampie porzioni del codice di Flex, il suo giovane framework per la creazione delle cosiddette rich Internet application (RIA). Il codice verrà rilasciato sotto Mozilla Public License (MPL), una licenza che consente all’azienda di mescolare, nelle proprie soluzioni commerciali, codice open e closed.
Con questa mossa Adobe spera di ampliare la comunità di sviluppatori che utilizza Flex e di rendere quest’ultimo più appetibile nei confronti delle tecnologie aperte, prime fra tutte AJAX . Sebbene il software development kit (SDK) di Flex 2 sia gratuito, la licenza che attualmente lo accompagna non permette agli utenti di modificare od estendere il codice del framework.
Tra i componenti di Flex che Adobe pubblicherà sotto licenza MPL vi sono il compilatore MXML e il compilatore, il debugger e le librerie di ActionScript 3. ActionScript Virtual Machine, il motore di scripting alla base di Flash Player 9, era già stato reso open source lo scorso anno, e si trova attualmente alla base del progetto Tamarin di Mozilla Foundation . Rimane invece sotto chiave il codice di Flex Data Services, Flex Charting e dell’IDE Eclipse-based Flex Builder.
Flex consente agli sviluppatori di utilizzare i tool di grafica vettoriale alla base della piattaforma Flash per creare e distribuire applicazioni web dinamiche e interattive. Con il Flex SDK è possibile creare applicazioni che, entro certi livelli di funzionalità, non necessitano di componenti lato server: per compiti più complessi è tuttavia possibile interfacciare le applicazioni Flex a database e servizi back-end. Grazie alla tecnologia Apollo , le applicazioni Flex possono girare, oltre che all’interno dei principali browser web, anche sul desktop dei più diffusi sistemi operativi.
Altre informazioni sulla versione open source di Flex sono contenute in questa pagina .