Adobe si è scusata con i suoi clienti per il disservizio che ha colpito la sua Creative Suite Cloud: un problema ai sistemi di autenticazione ha di fatto messo KO l’intero corredo di applicazioni dedicate alla grafica e alla produzione multimediale, creando per oltre 24 ore parecchi grattacapi a chi ha sottoscritto un abbonamento al pacchetto. Senza accesso al servizio online è di fatto impossibile lavorare: una volta individuato l’errore l’azienda l’ha risolto nel più breve tempo possibile, e ha cercato di rasserenare gli infiammati animi riversatisi su Twitter per lamentarsi dell’accaduto.
Adobe ID issue is resolved. We are bringing services back online. We will share more details once we confirm everything is working.
— Adobe Customer Care (@AdobeCare) May 16, 2014
A partire dalla nottata di mercoledì, chi avesse effettuato il logout dal proprio account si è visto impossibilitato dal riprendere il lavoro: i fortunati che avevano ancora a disposizione delle ore o dei giorni residui del periodo di prova del software hanno potuto approfittarne per cominciare a lavorare, gli altri non hanno potuto fare altro che attendere e rimandare le scadenze fissate . In taluni casi era possibile avviare il software mettendo il computer offline, ma lo stratagemma non ha funzionato per tutti allo stesso modo.
Oltre alle scuse, Adobe ha anche fornito una spiegazione per quanto avvenuto: durante le normali procedure di manutenzione si è generato un problema al database del servizio di autenticazione, creando a cascata le difficoltà a tutti i prodotti inseriti nella Creative Cloud. Sebbene non sia stato chiarito quale sia l’errore intervenuto, Adobe assicura di aver compreso appieno l’incidente e di aver intrapreso le iniziative necessarie ad evitare che possa ripetersi. Una promessa che vale molto, visto che di fatto l’autenticazione è un passaggio chiave a garantire la funzionalità di un software a sottoscrizione che necessità dell’autorizzazione fornita online per funzionare. ( L.A. )
We know we let you down. We apologize and are working to ensure it doesn't happen again.
— Adobe Customer Care (@AdobeCare) May 16, 2014