Portando avanti le sue recenti strategie in ambito di sicurezza, Adobe ha deciso di aderire al Microsoft Active Protections Program ( MAPP ) e, di conseguenza, condividere le informazioni relative alle vulnerabilità dei suoi software con Microsoft e gli altri 65 membri di MAPP.
“È nostra intenzione fornire ai vendor di software maggiori opportunità di proteggere i clienti” ha commentato Brad Arkin, a capo della divisione product security and privacy di Adobe.
Arkin ha spiegato che la sua azienda aveva inizialmente considerato l’idea di creare un servizio simile a MAPP, ma in seguito ha ritenuto più opportuno appoggiarsi al network già messo in piedi da Microsoft.
Quella tra Microsoft e Adobe può essere ormai considerata, nell’ambito della sicurezza, una vera propria alleanza. Proprio di recente, ad esempio, Adobe ha implementato la tecnologia di sandboxing di BigM all’interno di Adobe Reader.
Microsoft ha del resto ribadito anche in questi giorni, in occasione della conferenza Black Hat, che i protagonisti del settore ITC devono affrontare le problematiche di sicurezza insieme, lanciando iniziative comuni e orchestrando strategie atte a contrastare il cybercrimine.
Alessandro Del Rosso