Dopo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la Commissione europea è il turno della Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito. L’autorità antitrust potrebbe avviare un’indagine approfondita (fase 2) sull’acquisizione di Figma da parte di Adobe, a meno che le parti non forniscano rimedi alle criticità riscontrate.
Rischi per la concorrenza
Adobe ha annunciato l’acquisizione di Figma a metà settembre 2022. L’investimento ammonta a circa 20 miliardi di dollari. La startup è nota soprattutto per i prodotti dedicati al design e per gli strumenti di collaborazione. Secondo alcuni esperti del settore, lo scopo dell’operazione è eliminare dal mercato un potenziale concorrente di Adobe XD.
La CMA aveva avviato l’indagine preliminare (fase 1) il 3 maggio. Dopo aver ricevuto i feedback dalle parti interessate, l’autorità antitrust ha stabilito che l’acquisizione potrebbe ridurre la concorrenza nel mercato del Regno Unito, in particolare quello relativo ai software di screen design.
Adobe è già leader nel settore dell’elaborazione delle immagini e dell’editing video con i suoi prodotti, tra cui Photoshop, Illustrator e Premiere Pro. Secondo al CMA, Figma è un “pericolo emergente” per l’azienda di San Jose. L’acquisizione incrementerebbe la posizione dominante di Adobe, eliminando un possibile concorrente. Ciò causerebbe anche un aumento dei costi per i clienti.
L’autorità antitrust ha concesso cinque giorni lavorativi (fino al 7 luglio) a Figma e Adobe per offrire rimedi alle criticità evidenziate. In assenza di soluzioni adeguate verrà avviata un’indagine approfondita (fase 2). Adobe aveva dichiarato che Figma rimarrà indipendente e che non cambierà i prezzi, quindi ci sarà ancora la versione gratuita del software.
Aggiornamento (13/07/2023): Adobe non ha fornito nessun rimedio entro il 7 luglio, quindi la CMA ha avviato un’indagine approfondita che terminerà entro il 27 dicembre.