Flash Player verrà mandato definitivamente in pensione da Adobe nel 2020 , ma a quanto pare il mancato supporto allo storico plugin multimediale – e la conseguente scomparsa da tutti i browser più popolari – non avrà effetti disastrosi sui netizen Web-dipendenti.
Questo almeno per quanto riguarda gli utenti di Google Chrome , browser freeware commercializzato dall’omonimo colosso dell’advertising che, stando ai numeri forniti dalla stessa Google, possono già fare a meno di Flash nella stragrande maggioranza dei casi.
Nei primi mesi del 2018, ha comunicato Mountain View , il numero di utenti di Chrome che carica Flash con cadenza quotidiana è appena dell’8%. Per dare un’idea del declino del player di Adobe, quegli stessi utenti erano il 17% nel luglio del 2017 e addirittura l’80% nel 2014.
Su Chrome, suggerisce Google, il passaggio da Flash al multimedia veicolato da HTML5 è stato completato in via quasi definitiva. Un risultato che non sorprende , visto che l’intera industria telematica lavora da anni per abbandonare Flash e le sue immarcescibili vulnerabilità di sicurezza al loro destino di oblio.
Piuttosto che per i demeriti di Flash , il passaggio massiccio di utenza ad HTML5 andrebbe insomma attribuito in buona parte ai fornitori di servizi di rete: una parte significativa della conversione l’ha forse giocata l’industria dell’advertising, un tempo totalmente dipendente da Flash e ora passata quasi completamente ad HTML5.