San Jose (USA) – Realizzare un ambiente runtime uniforme, basato su Flash Player e in futuro su AIR , che semplifichi la pubblicazione di contenuti e applicazioni destinati a piattaforme e dispositivi eterogenei, come ad esempio cellulari, MID (Mobile Internet Devices) e set-top box. È questa la mission dell’Open Screen Project ( OSP ), un’iniziativa lanciata da Adobe per promuovere la propria tecnologia Flash e rafforzarne il dominio sul mercato del Web.
Adobe afferma che OSP consentirà ai fornitori di contenuti e a quelli di servizi, ai produttori di device e agli sviluppatori di creare e distribuire contenuti Flash e applicazioni AIR capaci di offrire la stessa esperienza d’uso su tutti i dispositivi e i sistemi operativi supportati . Ciò significa, ha spiegato l’azienda, che la stessa web application potrà girare sia su uno smartphone che su un televisore, conservando un comportamento e un look sostanzialmente uguali. Oggi la versione mobile di Flash, chiamata Lite , supporta solo un sottoinsieme delle caratteristiche offerte da Flash Player agli utenti di PC e Mac.
Grazie a partner come Intel, ARM, Nokia e Motorola, Adobe conta di portare la tecnologia runtime di Flash e AIR sul più elevato numero di piattaforme possibile, incluso l’iPhone di Apple , che attualmente manca sia del supporto a Flash che di quello a Java. Per raggiungere questo obiettivo, da qui alla fine del 2009 Adobe intraprenderà una serie di passi tesi a semplificare l’adozione delle proprie tecnologie da parte dei produttori di device e degli sviluppatori.
Quattro gli step principali previsti dall’azienda :
– eliminare le restrizioni relative all’utilizzo dei formati SWF (ShockWave Flash) e FLV/F4V (Flash Video);
– pubblicare delle API (Application Programming Interface) che semplifichino il porting di Flash Player sui vari dispositivi;
– pubblicare i protocolli Flash Cast e AMF (Action Message Format) per i web service;
– eliminare i costi di licenza oggi associati alla distribuzione, da parte dei produttori di device, di Flash Player e AIR.
In soldoni, a partire dalla metà del 2009 gli sviluppatori potranno creare i propri player Flash ed inglobare tale tecnologia all’interno delle loro applicazioni, il tutto senza pagare alcuna royalty . Questo rappresenta un importante cambio di rotta nelle politiche di Adobe, che fino ad oggi vietavano lo sviluppo di alternative a Flash Player. A beneficiarne sarà soprattutto il mondo open source , ed in particolare il già avviato progetto Gnash sponsorizzato da Free Software Foundation .
Va sottolineato che Adobe ha aperto le specifiche dei propri formati ma non il codice dei suoi software: tranne quello alla base di alcuni componenti già open source (come il motore ActionScript e il framework di sviluppo Flex ), il resto rimane “sotto chiave”.
OSP è appoggiato da produttori hardware quali ARM, Cisco, Intel, LG Electronics, Marvell, Motorola, Nokia, NTT DoCoMo, Qualcomm, Samsung Electronics, Sony Ericsson e Toshiba; da operatori di telefonia mobile come Verizon Wireless e Chunghwa Telecom; da fornitori di contenuti come BBC, MTV Networks e NBC Universal. Con l’aiuto di questi big del settore, e grazie alle nuove e più concilianti politiche di licensing, Adobe spera di contrastare la prepotente entrata di Microsoft nel settore delle web application: con Silverlight BigM ha dichiarato apertamente guerra a Flash. Tra i giovani nemici di Flash non va neppure dimenticata la piattaforma JavaFX di Sun , che seppure ancora priva del sostegno dell’industria, potrebbe avvantaggiarsi della piena compatibilità con l’onnipresente Java Runtime Environment (JRE).
“Gli utenti pretendono sempre di più dai loro dispositivi”, ha commentato Doug Fisher, vicepresidente e direttore generale della divisione Software di Sistema di Intel . “Flash Player è già installato sulla maggior parte dei computer dotati di connessione a Internet e grazie alla nostra stretta collaborazione tecnologica con Adobe, procederemo all’ottimizzazione della tecnologia Flash ed AIR su un’ampia gamma di dispositivi, a cominciare da una versione di AIR per il progetto Mobile & Internet Linux accessibile dal sito moblin.org “.
Adobe sostiene che il proprio Flash Player è oggi installato su oltre il 98% dei computer connessi ad Internet e su oltre mezzo miliardo di telefoni cellulari e altri dispositivi mobili. Secondo le stime dell’azienda, entro il 2009 questa cifra supererà il miliardo.