Durante l’Adobe Summit, che si terrà a Las Vegas fino al 28 marzo, Adobe ha annunciato una serie di novità legate all’intelligenza artificiale generativa. Il focus principale è sugli sviluppi dell’AI proprietaria Firefly, pensata per supportare al meglio le esigenze delle aziende.
In particolare, Adobe rilascerà circa 20 nuove API per Firefly che permetteranno di integrarla più facilmente nei flussi di lavoro aziendali, nonché modelli personalizzabili in base alle specifiche necessità. L’obiettivo è rendere l’AI generativa Firefly sempre più accessibile e potente per qualsiasi tipo di business.
Personalizzazione dei modelli AI per un’esperienza su misura
Adobe offrirà alle aziende la possibilità di addestrare i modelli sui propri dati e contenuti, in modo da risolvere i problemi di copyright. Avranno il controllo totale su questi dati di formazione. Sarà comunque possibile utilizzare i contenuti Adobe Stock, che sono serviti come base per la creazione dei modelli Firefly, parallelamente ai contenuti aziendali privati, senza che questi ultimi venissero utilizzati per addestrare modelli pubblici.
Adobe afferma che i nuovi modelli personalizzati di Firefly saranno facili da addestrare e aggiornare per le aziende. Questi modelli potranno essere condivisi tra i vari team di marketing e creativi, in modo da garantire coerenza di brand in tutti i contenuti generati.
Personalizzando le proprie versioni dei modelli Firefly, i marchi avranno l’opportunità di creare contenuti su misura che rispecchiano i loro prodotti e la loro identità. Sarà possibile coprire una grande varietà di stili, sfondi, oggetti, personaggi e soggetti per le campagne, in linea con il brand.
Una ventina di API Firefly disponibili
Oltre ai modelli personalizzati di Firefly, Adobe ha annunciato l’arrivo di una ventina di API per i Servizi Firefly. Le API permetteranno a terze parti e aziende di integrare le funzionalità di Firefly nei loro strumenti e flussi di lavoro. I Servizi Firefly automatizzeranno molte attività manuali e ripetitive che attualmente vengono svolte dai team creativi. Le API semplificheranno l’implementazione dell’intelligenza artificiale generativa di Firefly in qualsiasi contesto.
Come spiegato da David Wadhwani, Presidente della divisione Digital Media di Adobe, queste novità rispondono alla crescente richiesta dei clienti di poter sfruttare al meglio il potenziale dell’AI generativa. I modelli personalizzati e le API permetteranno un alto livello di personalizzazione e controllo sui processi di automazione basati su Firefly.
L’obiettivo principale è quello di facilitare i processi di localizzazione e personalizzazione, tra cui il ridimensionamento delle immagini per i diversi canali, la generazione e l’adattamento di sfondi per il merchandising e l’e-commerce e la modifica di sfondi e lingue per Paesi specifici. Queste funzionalità, integrate con le applicazioni Adobe Creative Cloud, possono essere integrate nei flussi di lavoro, consentendo la creazione di molteplici varianti di contenuti.
La partnership tra Adobe e Microsoft
Infine, Adobe ha annunciato di aver stretto una partnership con Microsoft, “che mira a collegare i flussi di lavoro e gli insight di Adobe Experience Cloud con Microsoft Copilot a vantaggio di funzionalità ottimizzate dall’intelligenza artificiale generativa, che migliorano la collaborazione, l’efficienza e la creatività dei marketer“.
Nello specifico, questo accordo consentirà a Microsoft Copilot di integrare informazioni di marketing e flussi di lavoro rilevanti dalle applicazioni Adobe Experience Cloud e Microsoft Dynamics 365, aiutando i marketer che lavorano con strumenti come Outlook, Microsoft Teams e Word a sviluppare brief creativi, creare e gestire le approvazioni dei contenuti e molto altro.