Adobe vuole un negativo digitale per il cinema

Adobe vuole un negativo digitale per il cinema

Genitrice del formato PDF, ora l'azienda intende sviluppare uno standard aperto per i file video generati dalle cineprese digitali e destinati al mondo del cinema
Genitrice del formato PDF, ora l'azienda intende sviluppare uno standard aperto per i file video generati dalle cineprese digitali e destinati al mondo del cinema

San Jose (USA) – Adobe si è fatta promotrice dello sviluppo di un formato standard per il video, espressamente indirizzato al settore del cinema digitale, pensato per l’archiviazione e l’elaborazione dei dati raw registrati con le cineprese digitali professionali.

Il nuovo formato è stato battezzato CinemaDNG , nome che si ispira alla specifica Digital Negative ( DNG ) proposta tempo fa da Adobe nel settore della fotografia digitale prosumer e professionale. In entrambi i casi l’obiettivo dell’azienda è il medesimo: mettere ordine tra le decine di diversi formati proprietari in circolazione e consentire l’interoperabilità tra dispositivi e software di vendor differenti.

Ad oggi, DNG è stato adottato su alcuni modelli di fotocamera prodotti da Casio, Hasselblad, Leica, Pentax, Ricoh e Samsung, ma per il momento manca dell’appoggio dei due leader del mercato reflex, Canon e Nikon. CinemaDNG potrebbe invece godere, fin da subito, di un consenso più ampio e robusto: già in fase di definizione della specifica, infatti, Adobe è riuscita a coinvolgere nell’iniziativa buona parte dei più grandi produttori di cineprese digitali per il cinema, tra i quali Panavision, Silicon Imaging, Dalsa, Weisscam e ARRI, nonché i vendor di software Iridas e The Foundry e il fornitore di codec CineForm.

“Assumendo un ruolo attivo e cooperando con i maggiori produttori di attrezzature per il cinema digitale, Adobe sta contribuendo a definire uno standard industriale che andrà a beneficio dell’intero ecosistema cinematografico”, ha dichiarato Jim Guerard, vice president of Dynamic Media di Adobe. “I produttori di film potranno adottare le cineprese digitali con fiducia, mentre i produttori di queste ultime saranno in grado di fornire funzionalità specializzate garantendo nel contempo la compatibilità, a livello di formato dei file, con i preesistenti flussi di lavoro”.

Adobe sostiene che il proliferare di tanti formati video proprietari nel mondo del cinema digitale rischia di erodere i vantaggi forniti da certe tecnologie, primo tra tutti la versatilità. Secondo l’azienda, uno standard aperto, pubblico e duraturo porterà vantaggi sia ai filmmaker, che potranno utilizzare un unico formato durante tutto il processo di lavorazione di un film, sia ai produttori di cineprese digitali, che potranno azzerare i costi di sviluppo di formati proprietari e relativi convertitori.

CinemaDNG supporterà i metadati proprietari , consentendo così ai produttori di differenziare la propria offerta da quella dei concorrenti. Insieme al formato, Adobe prevede di rilasciare una serie di API, tool e altro codice con lo scopo di semplificarne l’implementazione in applicazioni nuove o preesistenti.

La mamma di Photoshop ha poi promesso che CinemaDNG fornirà una migliore qualità d’immagine rispetto all’attuale generazione di formati, e sarà capace di seguire l’evoluzione tecnologica.

Se è vero che la specifica è stata pensata per le cineprese digitali più sofisticate e costose oggi disponibili sul mercato, Adobe non esclude che in futuro CinemaDNG possa salire a bordo di una più ampia gamma di videocamere professionali , come quelle utilizzate dai piccoli studios e da molte emittenti TV.

Adobe prevede di supportare CinemaDNG nei propri software per il workflow digitale After Effects e Premiere Pro.

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Pubblicato il
15 apr 2008
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