Ventisei euro al mese per le telefonate e trentuno SMS al giorno. È questo il “consumo telefonico medio” dei giovani tra i 12 e i 16 anni emerso da un’indagine svolta in Lombardia da Adiconsum con l’obiettivo di capire quale sia il rapporto tra adolescenti e telefono cellulare, e che indirettamente fornisce un dato interessante per il business degli operatori mobili.
Lo studio si è svolto attraverso interviste a oltre 1300 ragazzi in più di 20 istituti scolastici lombardi, in cui il 94% degli studenti nella fascia d’età oggetto di ricerca possiede almeno un cellulare. In ogni famiglia, del resto, sono presenti in media quattro apparecchi e vengono spesi mediamente 1440 euro ogni anno anno per i vari servizi di telefonia mobile.
Dati piuttosto significativi, che fanno intuire l’entità del volume d’affari rappresentato dal bacino di utenza dei più giovani, considerando che per traffico voce e SMS – in assenza di promozioni che permettono l’invio di decine di messaggini al giorno – si può arrivare a spendere circa 120 euro al mese, ritenendo attendibili i risultati dell’indagine, da cui è emerso inoltre che il 20% dei giovani intervistati possiede almeno due telefonini e circa la metà dichiara che “le ore di lezione sono un buon momento per inviare e ricevere messaggi”, ma addirittura un terzo di loro hanno ammesso di utilizzare il cellulare per chiamare anche durante le lezioni.
Anche il bullismo digitale ha i propri numeri all’interno della ricerca: l’8% degli intervistati ha ammesso di esserne stata vittima almeno una volta (tramite SMS o MMS di carattere offensivo), mentre il 6% dichiara di aver pubblicato in Internet almeno un video ripreso a scuola.
Quanto è importante il telefono per i ragazzi di questa fascia di età? Moltissimo, a tratti vitale: “Non è uno status symbol – precisa Angelo Motta, segretario lombardo di Adiconsum – ma non possono farne a meno, perché è uno strumento utile per essere sempre in contatto con gli amici”. Tant’è che “oggi – evidenzia – per il compleanno il regalo più ambito da un ragazzino è il cellulare nuovo. Abbiamo calcolato che i ragazzi passano, tra telefonate e SMS, almeno quattro giorni all’anno senza staccare le dita dal cellulare”.