Roma – Caro Direttore di Punto Informatico, sono un vostro lettore praticamente dagli inizi, apprezzo molto il vostro sforzo e il vostro servizio che sembra l’unica voce a cui un onesto cittadino può appellarsi contro l’ostruzionismo, l’indifferenza e la non curanza degli operatori telefonici italiani. In questo oligopolio nessuno di noi può avere effetto né cambiare alcunché. Purtroppo la situazione drammatica in cui mi trovo riguarda l’attivazione di una linea ADSL in un piccolo ufficio di provincia.
Qui a Viareggio la copertura è garantita, anzi spesso chiamano direttamente gli operatori per promuovere i loro contratti telefonici che, a loro dire, non reggono confronti. Il 13 luglio 2005 ho deciso di attivare una ADSL Free con Tiscali dato che garantivano una tariffazione conveniente per i primi sei mesi e il modem gratuito.
Da allora mi aspettavo l’attivazione entro 10/15 gg come di consueto. Verso il 15 Agosto ancora l’ADSL non era
attiva. Preso da sconforto, inizio a chiamare settimanalmente Tiscali per sapere quali sono le motivazioni di tale ritardo. Le operatrici telefoniche, naturalmente preparate a tali inconvenienti, danno ai clienti il cosiddetto contentino assicurando l’inoltro di un sollecito urgente e attribuendo ogni colpa a Telecom.
Tutto questo, poi, mentre il 191 di Telecom, durante tutti questi giorni di attesa, mi offriva Alice ADSL Free ribadendo che, per la loro visibilità, la linea è completamente libera da attivazioni pendenti.
Ciò che a questo punto mi chiedo è: Ma è possibile che tutte le attivazioni cadano in un pozzo nero dove nessuno sa cosa succede, perché succede e sopratutto quando?
Come mai operatrici diverse mi danno risposte diverse attribuendo responsabilità una volta alla centrale di Viareggio, una volta alla gestione attivazioni Telecom, una volta al gatto che ha mangiato i cavi del telefono?
Purtroppo ho la consapevolezza che tale ritardo si sommi a migliaia di altri ritardi, incomprensioni e soprusi da parte di chi, senza alcuno scrupolo, si offre di elargire servizi di massa non avendo la struttura organizzativa e tecnica adatta a supportare il cliente in caso di eventuali imprevisti. Se fossimo stati in qualsiasi altro paese dell’EU o degli USA, sicuramente, a questo punto, mi sarei assicurato 6 mesi di ADSL gratis e non un calcio nel posteriore e un’esortazione alla pazienza infinita.
A questo punto, l’unica cosa che mi resta da fare è aspettare…
Fabiano P.
Gentile Fabiano
la tua lettera mi ricorda tante altre che riceviamo da lungo tempo e tocca due argomenti che Punto Informatico non smetterà di trattare: il sistema del customer care totalmente affidato ai call center, e gli inarrivabili danni che ciò ha causato e continua a causare agli utenti nell’assoluta indifferenza delle autorità garanti, e la copertura ADSL, argomento complesso sul quale non solo pesa un’insufficiente comunicazione da parte di tutti i soggetti interessati (operatori, autorità tlc, governo) ma che stenta a trovare una soluzione nonostante le molte promesse dei soggetti di cui sopra. E’ per questo che su queste pagine questa lettera e altre lettere di questo tipo troveranno sempre spazio.
Un saluto, a presto, Paolo De Andreis