Roma – C’è ancora e sempre ADSL nei sogni degli operatori italiani e non solo negli incubi di tanti aspiranti utenti broad band: lo testimonia la giornata di ieri, un susseguirsi di tre annunci che segnalano la nuova onda lunga dell’ADSL. Siamo sotto Finanziaria, in ballo ci sono tanti dindi e la balera s’affolla.
Anticipa tutti un’intervista rilasciata a laRepubblica da Renato Ruggiero, mister Rete Fissa in Telecom Italia , che parla di un passaggio dell’offerta base ADSL dall’attuale schema 256 Kbps in download e 128 in upload ad uno superiore (640/256). “In pratica – afferma Ruggiero – oggi si può scaricare a 256 K, non appena sarà varata la riforma, e è questione di settimane, la velocità con cui si potrà girare su Internet sarà di 640 K, più del doppio cioè di quella attuale”. Affermazioni che riempiono di speranza coloro che oggi vorrebbero tanto poter navigare almeno a 256 Kbps e che, tra qualche settimana, potranno addirittura aspirare ai 640.
Il tutto secondo Ruggiero avverrà senza aggravio di costi per nessuno e persino in modo indolore, cioè senza alcuna operazione da parte degli utenti. E Telecom modificherà anche la propria offerta wholesale per consentire ai concorrenti che sono anche suoi clienti di offrire le medesime condizioni per le proprie offerte ADSL di base. Ad eccitare ulteriormente i futuri clienti ADSL Telecom dovrebbe anche essere la prospettiva di poter agganciare un impiantino wi-fi alla propria ADSL per sostituire i telefoni di casa con cordless wi-fi di nuova generazione, capaci di fornire in un climax d’iperconnettività telefonia fissa, SMS, MMS e videoconferenze.
A scaldare gli animi degli operatori ci ha pensato invece il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri che nel corso della giornata ha confermato come in Finanziaria 2004 siano in attesa di approvazione 30 milioni di euro per lo sviluppo della banda larga. Una cifra importante sebbene impallidisca dinanzi ai 100 milioni di euro pensati per spingere gli italiani a dotarsi dei decoder necessari a trasferire le teledipendenze dall’analogico al digitale terrestre.
Ma a cosa serviranno i 30 milioni di euro? Serviranno naturalmente a spingere imprese e famiglie all’adozione di tecnologie di connessione veloce. E naturalmente l’ADSL gioca un ruolo centrale, tanto centrale da aver spinto Tiscali a lanciare ieri una prima assoluta: l’offerta ADSL che dipende dal Parlamento.
“Tutti coloro che si abboneranno entro il 31 dicembre a “Tiscali Adsl Senza Canone” – recita una nota diffusa dal provider sardo – potranno infatti usufruire immediatamente del contributo governativo di 75 Euro (valido salvo approvazione della Finanziaria e sino a esaurimento fondi ) e degli ulteriori sconti offerti da Tiscali”. Non era mai accaduto che venisse lanciato un abbonamento che si spera fruisca di agevolazioni pubbliche. Qualche lingua lunga su Usenet ha affermato ieri che per competere con il proprio fornitore è necessaria molta fantasia, soprattutto nel marketing. Chi vuole provare il brivido dell’offerta ADSL parlamentare può cliccare qui .
Tutti gli altri possono attendere, se la Finanziaria 2004 passa, come pare, tutti gli operatori tenteranno di di sfruttare quei contributi: fioccheranno nuove offertissime imperdibili e vantaggiosissime.