Firenze – Riceviamo e pubblichiamo un commento del presidente dell’associazione degli utenti e dei consumatori ADUC, Vincenzo Donvito, sull’operazione con cui Mediaset ha acquistato uno dei più celebri produttori di format televisivi, Endemol
Dopo l’acquisto di Endemol da parte di Mediaset, la posizione della Rai è sempre più anomala e, in un certo senso, imbarazzante: la tv di Stato si trova ad acquistare buona parte dei suoi programmi dal suo principale concorrente.
Sembra quasi che Mediaset abbia ripagato con lo stesso denaro il suo concorrente Rai che, nella posizione di abuso di posizione dominante che ha sul mercato televisivo, compete contro quelli per cui il suo proprietario (lo Stato) fa le leggi e le norme.
La storia si ripete.
Era assurdo che la tv di Stato avesse tre canali e nell’assurdo si inserì Mediaset coi suoi tre canali. Ora, alla Rai che fa le regole per il suo concorrente Mediaset, quest’ultimo gli vende i programmi. Per il mercato era stato ed è un disastro la storia dei tre canali e altrettanto disastro e questo dell’acquisto di Endemol.
Se la situazione non cambia, cos’altro ci dovremo aspettare? Una società unica in cui gli azionisti sono Mediaset e lo Stato? Non è tanto fanta-economia se pensiamo alla situazione della tv satellitare a pagamento Sky: prima ce n’erano due, Stream e Tele+, ma grazie all’intervento dello Stato, quest’ultimo stesso siglo’ un accordo con Rupert Murdoch dandogli il monopolio… perchè Mediaset non dovrebbe fare accordi/business con lo Stato per la tv via etere?
Occorre sparigliare se è il mercato che interessa. E lo sparigliamento deve cominciare dalla privatizzazione della Rai (come anche chiesero gli italiani anni fa con un referendum), ma con la totale esclusione del capitale pubblico, altrimenti si va a finire come con le tante privatizzazioni finte dove, per il solo fatto che alla fine del nome c’è la sigla Spa, anche se il capitale è pubblico vengono chiamate private.
Ci rendiamo conto che quanto diciamo qualcuno potrebbe considerarla fantapolitica, perché lo stiamo chiedendo a chi fa una tassa e la chiama canone/abbonamento e la fa pagare per la Rai anche da chi vede solo il suo principale concorrente Mediaset.
Ma per evitare anche che ci vengano queste fantasie, la possibilità c’è: abbiano il coraggio di fare le cose col proprio nome e cognome e facciano una “cosa” unica in cui dentro ci siano tutti. L’importante è che la chiamino “cosa”, che è il termine abitualmente utilizzato quando non si sa che cosa si sta facendo ma lo si fa ugualmente perchè serve a meglio gestire il potere.
Vincenzo Donvito
Aduc