Firenze – Lo scorso 27 Ottobre 2005 avevamo chiesto all’Antitrust di verificare se Microsoft e le aziende che vendono i propri PC di fatto obbligando i consumatori ad avere installato il sistema operativo Windows, non stessero abusando della propria posizione dominante di mercato ( qui il testo del ricorso). L’Autorità, dopo la seduta dello scorso 20 luglio 2006, ci ha comunicato che secondo lei questo abuso non c’è: per Microsoft l’Autorità ritiene che quanto da noi segnalato non vi è riferibile, ma lo sarebbe per le imprese produttrici di hardware che pre-installano Windows nei computer.
“Dalle informazioni raccolte – specifica l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato – è inoltre emerso che sul mercato vi sono imprese che offrono prodotti che non installano tale sistema operativo e che comunque i consumatori possono rifiutare l’installazione di Windows e ricevere un rimborso”.
Noi non ci accontentiamo di quanto ha deciso l’Autorità per due motivi:
1 – il fatto che ci siano accordi tra Microsoft e i produttori di hardware al punto tale che l'”accoppiata” rappresenti quasi il 100% del mercato, non ci sembra che giovi ad un mercato concorrenziale e libero. Comunque, questa Autorità, per esempio, ritiene che non ci siano abusi di posizione dominante neanche per Telecom riguardo alla telefonia fissa, per l’Enel riguardo all’energia elettrica, per la Rai riguardo la comunicazione tv, etc…. quindi non ci stupiamo più di tanto!
2 – non è così semplice e lineare, come invece dice l’Autorità, ricevere il rimborso del costo del sistema operativo da un produttore che vende il pc con Windows pre-installato. Tant’è che noi, dal 25 novembre 2005, siamo in causa con la Hewlett-Packard italiana srl, titolare del marchio Compaq, proprio per avere questo rimborso che ci viene negato.
Comunque, prendiamo atto e facciamo tesoro di quanto afferma l’Antitrust sui rimborsi, per dare forza alle richieste di rimborso che noi consigliamo ai consumatori.
Sarà un motivo in più per cercare di ottenere dai produttori questo rimborso o per vincere le cause, ma -ribadiamo – non è un rimborso che è nella quotidiana vita commerciale, perchè non ci risulta che sia stato ottenuto senza le messe in mora e le cause.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc