ADUC tira la giacchetta di Telecom

ADUC tira la giacchetta di Telecom

L'associazione di consumatori porta all'attenzione del pubblico alcuni disservizi e torna nel merito dell'accessibilità dei servizi telefonici a sovrapprezzo anche per le linee VoIP
L'associazione di consumatori porta all'attenzione del pubblico alcuni disservizi e torna nel merito dell'accessibilità dei servizi telefonici a sovrapprezzo anche per le linee VoIP

Firenze – Sul piede di guerra nei confronti di Telecom Italia , dal suo osservatorio ADUC segnala nuovi problemi e lamentele sollevate dall’utenza, che in aggiunta all’accessibilità delle numerazioni con sovrapprezzo per le linee VoIP di Alice Voce, vanno ad aggiungersi al “pacchetto” di rimostranze che l’associazione sottopone all’attenzione dell’ Authority delle Comunicazioni .

“Si susseguono i casi di mancata attivazione dei servizi da parte di Telecom Italia” segnala ADUC, precisando: “Non dell’ADSL, ma della linea base che questo gestore non riesce a garantire (come impone la norma, entro 10 giorni) ad un super condominio di Firenze e alla sede dell’ ente Parco dei Monti Simbruini (nel Lazio). Sono solo due casi che hanno avuto l’onore delle cronache, sono solo la punta dell’iceberg del disastro organizzativo-gestionale dell’ex monopolista. Le segnalazioni che ci giungono sono numerose. A Reggello (FI), per esempio, un’intera via attende l’attivazione dalla fine del 2006″.

ADUC sottolinea inoltre l’iniziativa dell’incumbent che renderà accessibili, anche alle linee VoIP dell’offerta Alice Voce , le numerazioni a valore aggiunto (ma solo se la linea principale è abilitata ad accedervi, ndr). “Ma perché – chiede l’associazione – il gestore continua ad abilitare tali numeri salva esplicita richiesta di disattivazione? Noi siamo pessimisti e maliziosi (come potremmo non esserlo visti i trascorsi del gestore!?) e prevediamo una nuova ondata di bollette gonfiate. I numeri telefonici aggiuntivi collegati al pacchetto Alice Voce – osserva – saranno utilizzati in famiglia prevalentemente dai figli minorenni ed è facile prevedere numerose telefonate all’899 di turno, stimolate da pubblicità ingannevoli come quelle dei finti quiz mandati in onda sulle tv private da una società polacca (e da noi denunciati all’ Antitrust )”.

Una critica densa di diffidenza, infine, viene mossa dall’associazione all’Authority TLC in merito all’eventualità dello scorporo della rete di Telecom: “L’unico segno di vita dell’Agcom è la previsione che i tempi per la separazione della rete di Telecom Italia si allungheranno, non potendo essere rispettato il termine di fine 2007 più volte annunciato. Ci aspettiamo poco dall’Agcom, finora ha garantito solo il perpetuarsi delle vessazioni a carico degli utenti. E siamo sempre in attesa che il Parlamento avvii, come da noi richiesto, l’indagine sui servizi di Telecom Italia, indagine che si fa sempre più necessaria e urgente e che cogliamo l’occasione di stimolare con queste nostre “notizie” ai singoli componenti della commissione parlamentare”.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
17 set 2007
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