Firenze – “Dopo le ferie i call center hanno ricominciato a truffare gli utenti”: non usano mezzi termini i responsabili di ADUC , l’Associazione degli utenti e dei consumatori, per descrivere quello che definiscono un ritorno in grande stile di truffe telefoniche destinate ad impattare duramente sulle bollette.
“La fine dell’estate – afferma ADUC – porta il fresco autunnale ma anche le gelate telefoniche. Le segnalazioni degli utenti dimostrano che la grande beffa continua. Le Authority devono fare di più predisponendo meccanismi di controllo e sanzioni vere nei confronti dei furbi. A cosa serve all’Agcom denunciare nella sua ultima relazione che le denunce alla stessa sono aumentate a circa 6.500 (ma il dato reale è da moltiplicare minimo di cento volte), mentre l’anno prima erano la metà, se poi gli strumenti di risoluzione delle controversie non sono efficaci e soprattutto mancano multe salatissime che rendano sconvenienti i comportamenti truffaldini e le pubblicità ingannevoli?”
Secondo ADUC, dopo la pausa d’agosto tornano le attivazioni di servizi non richiesti o servizi le cui condizioni contrattuali sono del tutto diverse da quelle pattuite via telefono . L’attacco dell’Associazione è ad alzo zero: “Naturalmente c’è Telecom Italia che stravince in questa gara a chi fotte meglio l’utente, ma non solo. Per esempio, i telefonisti di Tele2 hanno fatto un salto di qualità. Tra l’altro, per rassicurare il cliente potenziale, si spacciano da operatori Telecom Italia e dicono “vuoi pagare un canone Telecom più basso?”. Alla fine della conversazione l’utente non sa neppure con quale gestore ha parlato”.
Fantascienza? Secondo ADUC è la normalità e per provarlo mette a disposizione una lettera che descrive una situazione del tutto analoga a quella sopra citata. Nelle molte rilevazioni di Punto Informatico sull’argomento va detto che i call center chiamanti sembrano essere sempre quelli di società esterne agli operatori stessi che con questi hanno un rapporto commerciale e dunque un interesse diretto a “piazzare” il maggior numero possibile di contratti di attivazione.
Secondo l’Associazione, oltre ai servizi persino gli apparecchi telefonici vengono venduti con l’inganno . “In questo genere – si legge in una nota di ADUC – prevale Telecom Italia con il suo Aladino che di magie ne fa poche, mentre in bolletta costa 90 euro e non è gratuito o in noleggio come viene promesso
telefonicamente”.
Come se non bastasse, “nonostante gli impegni di tutti i governi che si sono succeduti a partire dagli anni ’90” continuano gli addebiti tramite numeri a pagamento speciali: 899, 70x e satellitari (“circa 40 segnalazioni solo a settembre”).
Contro tutto questo ADUC consiglia agli utenti di esercitare il diritto di recesso , che richiede un’azione entro 10 giorni dall’attivazione e di confermare il tutto tramite raccomandata a/r “evitando di perdere tempo con i call center”.
Da segnalare sul sito ADUC anche la scheda SOS Call Center – Norme per l’uso e per non arrabbiarsi. Si trova a questo indirizzo .