La parola “advertising” fa sempre più rima con Internet e navigazione online. Stando alle nuove previsioni di eMarketer , nel 2010 la pubblicità in Rete (sul mercato nordamericano) crescerà di una percentuale a doppia cifra e manterrà lo stesso livello anche nei prossimi quattro anni.
L’ultima previsione di eMarketer aggiorna quella rilasciata a maggio, e parla di un +14 per cento dell’advertising online rispetto al precedente 11. Nel complesso, il mercato telematico del 2010 varrà 25,8 miliardi di dollari, dice la società, contro i 25,1 miliardi previsti in un primo momento.
L’advertising online continuerà a crescere con ritmi sostenuti anche tra il 2011 e il 2014, stima eMarketer, anno in cui il mercato avrà raggiunto un valore complessivo di 40,5 miliardi di dollari . Tali stime vengono realizzate mettendo assieme le ricerche di mercato realizzate da altre società specializzate assieme ai calcoli “fatti in casa” da eMarketer stessa.
In attesa di verificare l’effettiva crescita dell’advertising e l’eventuale spostamento verso l’alto delle stime delle società specializzate, numeri di peso questa volta riguardanti il mercato mobile arrivano da IDC . La società di ricerca analizza il market share in mano ai diversi player presenti nel settore, evidenziando prima di tutto lo strapotere di Google nelle ads contestualizzate alle ricerche.
Come già succede per i dispositivi di navigazione web “tradizionali”, infatti, una fetta preponderante dell’advertising contestuale (il 91,4 per cento) viene gestito direttamente da Mountain View per un business che vale già 487,3 milioni di dollari . Molto più frammentaria ed egualitaria si rivela invece essere lo scenario degli ad visuali, dove Google e Apple superano di poco il network Millennial Media (19 e 18,8 per cento, contro il 15,4).
Sia come sia, anche per l’advertising su mobile si prospetta una crescita vigorosa: IDC prevede che nel 2011 il settore raggiungerà un valore complessivo pari a 1,9 miliardi di dollari. Sempre che nel frattempo le stime di crescita non debbano essere modificate verso l’alto, naturalmente.
Alfonso Maruccia